La Festa di Sant’Alessandro 2014 non è affatto salva!
Dalla crisi nera, che ha obbligato alla cancellazione dell’edizione 2013 per mancanza di fondi, al provvidenziale superfinanziamento che salverà la Sant’Alessandro 2014. In pochi mesi dalla stalla alle stelle, stando alle ricostruzioni decisamente semplicistiche girate nelle ultime settimane. Di sicuro, allo stato, c’è solo la presentazione del progetto “Borghi e castelli in scena, percorsi tra tradizione, arte e cultura”, nei termini e secondo le modalità stabiliti dal bando regionale per l’accesso ai fondi europei attraverso il Por Campania. Un bando destinato a finanziare progetti tra Comuni per la realizzazione di eventi di forte richiamo turistico, da tenersi tra il giugno 2014 e il gennaio 2015. Opportunità che ha deciso di cogliere, tra gli altri in Campania, il Comune di Acerra, già beneficiario, insieme ad altri Comuni della provincia, di un finanziamento attivato da un bando regionale precedente, grazie al quale per tutto dicembre la cittadina ha potuto allestire un cartellone eventi culturali presso il suo castello longobardo.
E’ sulla base di questa esperienza che il Comune di Acerra si è proposto ancora come capofila per il progetto sui “Borghi e castelli in scena”, a cui hanno aderito, con un protocollo d’intesa, i Comuni di Nola, Cicciano, Roccarainola e Ischia. Nel caso ischitano, la partecipazione riguarda la Festa di Sant’Alessandro, sia il corteo storico del 26 agosto sia il Premio Giorgio Buchner che la serata del 25 agosto dedicata ai gemellaggi.
Presentato qualche settimana fa in Regione, il progetto è ancora nella fase della raccolta della documentazione preliminare al vaglio dei tecnici. Dunque, non si è ancora arrivati alla valutazione ed eventuale approvazione. Per cui affermare oggi che la Festa di Sant’Alessandro è salva, è solo un azzardo.
Ma anche se tutto dovesse filare liscio a Napoli, la Regione erogherà al massimo 300mila euro, della cui spesa sarà responsabile il Comune di Acerra. E trattandosi di fondi europei, non ci potrà essere un contributo diretto agli enti pubblici e alle associazioni promotori degli eventi. Questi potranno usufruire solo di beni e servizi erogati, attraverso appositi bandi pubblici, dal Comune di Acerra, che ne sarà l’unico committente. E che dovrà farsi carico anche della promozione delle diverse manifestazioni, di cui si dovrà dimostrare la capacità di attrazione turistica. Con tanto di verifiche degli ispettori europei, che pare abbiano già fatto visita ad Acerra per controllare l’utilizzo dei fondi finora erogati.
Ora, essendo improbabile (e sarebbe una sconfitta per Ischia) che l’amministrazione acerrana possa farsi carico dell’organizzazione del “nostro” corteo storico, l’eventuale supporto potrebbe riguardare al massimo alcuni servizi funzionali al premio Buchner o ai gemellaggi, oltre alla promozione dell’evento in Campania e, si spera, nel resto d’Italia. Perciò il finanziamento, se ci sarà, sarà limitato ad una parte minima della manifestazione ischitana. E comunque bisognerà reperire altri fondi. Dalla terraferma non arriverà affatto la pioggia di euro che qualcuno ha improvvidamente annunciato. E come potrebbe essere, con i tempi che corrono?