Vicino allo stagno delle papere in “ristrutturazione”
Altro che Giardino Incantato! La Pineta Mirtina, grande parco idro-aromaterapico presto abortito, si presenta piuttosto come un giardino di pericoli per i suoi visitatori. Soprattutto i più piccoli, che dovrebbero essere i più salvaguardati e protetti. E invece è proprio uno dei siti in cui i bambini sono più assidui, anche per la presenza di altalene e altri giochi, che riserva una concentrazione di insidie inaccettabile. Su tutte, la peggiore sembra essere quella in corrispondenza della “radura” occupata da uno degli spazi destinati ai giochi e dallo stagno delle anatre. Quest’ultimo, completamente prosciugato e occupato da fogliame e detriti vegetali, si avvia probabilmente ad essere oggetto di lavori di straordinaria manutenzione, stando ai sacchetti di cemento e al cumulo di altri materiali collocati là vicino. All’esterno di una inutile delimitazione attorno alla vasca degli uccelli acquatici, fatta con semplice nastro bicolore sommariamente sistemato, che non svolge nessuna funzione protettiva né preventiva rispetto ai rischi di caduta per i forti dislivelli del terreno esistenti in quel punto, a cui sono esposti in particolare i bambini.
E che dire delle vecchie recinzioni e dei pezzi di ferro arrugginiti che sono stati incredibilmente abbandonati a terra, invece di provvedere a trasferirli subito in un luogo più appropriato, lontano dal possibile contatto con i visitatori? Ma come si fa a lasciare a terra un palo di ferro divelto proprio a pochi centimetri da uno dei giochi dei bambini e senza alcuna particolare accortezza? Una distanza minima per un rischio massimo…alla faccia del rispetto delle più elementari misure di sicurezza, che dovrebbero essere obbligatoriamente rispettate in un luogo pubblico, perdipiù dedicato alla fruizione dei più piccoli!
A parte che, magari, si sarebbe potuto evitare di trasformare in cantiere l’area delle anatre con tanto anticipo rispetto allo svolgimento effettivo dei lavori, considerato che di mezzo c’erano i giorni delle festività natalizie durante i quali non si sarebbe lavorato, con il risultato di aggravare i rischi di quella situazione, senza trascurarne il pessimo impatto sui visitatori forestieri. Trascurata e malridotta la Pineta Mirtina lo è da tempo, tanto che ormai questa è la sua (triste) condizione permanente, nonostante l’ambizioso progetto mai decollato del parco idro-aromaterapico e i tanti soldi pubblici che solo pochi anni fa vi sono stati sperperati. Ma che agli sconci “ordinari” si aggiungano pure, con tanta leggerezza, situazioni gravissime per l’incolumità dei frequentatori è davvero il colmo. A quanto pare non c’è proprio limite al peggio del “made in Ischia”.