E’ destinato ad essere la cartina di tornasole del livello di funzionamento del trasporto pubblico di linea. Se e quando il C12 svolge normalmente il servizio che gli è assegnato, è infatti il segnale più eloquente e sicuro che si è in una fase di relativa tranquillità sul fronte sempre caldo – da anni ormai – del servizio fornito dall’Eav. Di contro, la rarefazione, se non addirittura la scomparsa dei pullman che coprono la tratta tra il Porto e Campagnano, è solitamente sintomo da non sottovalutare, non di *rado il preannuncio di un nuovo periodo critico per i mezzi pubblici sulle strade dell’isola d’Ischia. E così da un paio di giorni, unitamente ai disagi a cui sono sottoposti, sono ripresi i commenti e le lamentele tra l’irritato e il preoccupato in corrispondenza delle fermate dove gli utenti restano inutilmente in attesa del bus improvvisamente “desaparecido”.
Come al solito, secondo la brutta abitudine acquisita da qualche anno, anche stavolta tutto è avvenuto e avviene senza che l’Eav abbia sentito il dovere di avvisare la cittadinanza nè preventivamente nè contestualmente al verificarsi del disservizio che sta subendo. Tra ieri e oggi, decine di persone sono rimaste ad aspettare con pazienza alle fermate la Circolare che collega i centri abitati della zona alta del Comune d’Ischia, che però non si è presentata nè negli orari stabiliti nè fuori orario. Semplicemente, la C12 è sparita, lasciando a piedi quanti dovevano utilizzarla per raggiungere dal Ponte e dal centro di Ischia, Cartaromana, San Michele, il cimitero, Sant’Antuono, Campagnano e i Pilastri. Solo spostandosi prima al Porto, con ulteriori tempi di attesa alle fermate e di percorrenza, con l’aggiunta di un altro tratto non breve, si poteva ovviare servendosi del C13 che compie lo stesso itinerario al contrario. Ma per fare questo, si sarebbe dovuto saperlo, che il C12 sarebbe mancato all’appello. Mentre la “novità” la si è appresa solo prendendo atto che l’autobus non era in servizio, con un passaparola che man mano si è fatto più colorito ed eloquente circa gli umori degli utenti rispetto all’ennesimo disservizio servito dall’Eav. Senza avvisi, spiegazioni, giustificazioni. Solo un silenzio che dovrebbe imbarazzare l’azienda di trasporto pubblico, ancora una volta fortemente manchevole sul piano del rispetto nei confronti dell’utenza, oltre che su quello dell’efficienza del servizio su strada.
Cosa ne è stato del C12? Quando tornerà attivo? Dopo due giorni di assenza dalla strade, l’azienda di trasporto si sarebbe dovuta ricordare di dare risposta a questi semplici ed essenziali interrogativi. E invece, tutto resta indefinito. E domani gli utenti dovranno scoprire al solito da soli, alle fermate, se il problema (sconosciuto anch’esso) sarà rientrato o se le attese saranno ancora tanto lunghe quanto inutili. Altro che roba da Terzo Mondo! E poi, per quale motivo, quando c’è di mezzo il C12, se pure si guasta un autobus, è l’intera linea che viene sospesa, nonostante copra zone importanti e molto popolose del Comune d’Ischia, altrimenti difficilmente raggiungibili da chi usa il mezzo pubblico? Tra l’altro, vale la pena di ricordare che altre due linee interne del Comune d’Ischia, la 8 e la 15, sono completamente e stabilmente sparite, senza spiegazioni. Un’altra domanda che meriterebbe un chiarimento pubblico e ufficiale. Ma l’Eav continua a tacere…