L’opinione del sindaco Paolino Buono, che da medico conosce bene la realtà della Sir
“Personalmente sono a favore della spending review, ci tengo a sottolinearlo”, è la premessa. Paolino Buono, Sindaco di Barano, è sempre molto diretto e quasi lapidario nell’esplicitare la sua posizione. Ma stavolta la questione è complessa, non si può liquidare con poche battute nè può essere aprioristicamente sottomessa a convincimenti di ordine generale. Perchè di mezzo ci sono le vite degli uomini e delle donne che abitano attualmente a “Villa Orizzonte” e che l’Asl Na2 Nord ha in progetto di trasferire a Csamicciola, presso l’ex Hotel Stefania, insieme al Centro di Salute Mentale oggi a Ischia, alla Guardia medica di Forio e ad altri servizi territoriali aperti al pubblico.
Proprio riguardo a questa annunciata convivenza di realtà tanto diverse e con esigenze nettamente differenti, se non addirittura contrastanti, il primo cittadino baranese spiega: “Capisco che per la spending review l’accorpamento di più servizi in un’unica struttura ha un senso e può portare un risparmio, ma questo mix nel caso specifico non mi sembra la scelta migliore. La sede individuata dall’Asl potrà essere buona per gli altri impieghi, ma di certo non è idonea per accogliere e gestire i pazienti di Villa Orizzonte. Detto che “Villa Orizzonte” è il top come sede di una struttura di quel tipo, posso anche comprendere che l’Asl possa valutare come troppo oneroso il canone di fitto attuale di 100mila euro annui, in rapporto al numero degli ospiti della Sir che sono dieci. Di questo si può discutere, come del possibile trasferimento a Barano di qualche altro servizio, per ridurre i costi. Ma la soluzione che viene prospettata, vorrebbe dire che in nome di esigenze economiche si può passare sopra i valori fondamentali dell’assistenza e della solidarietà nei confronti di persone che già sono state molto sfortunate, molto provate dalla vita”.
La nuova annunciata (e paventata) sede di Casamicciola non è del tutto sconosciuta a Buono: “Sono andato a vederla dall’esterno e mi sono fatto l’idea che solo per il fatto che non c’è la disponibilità neppure di un metro di spazio all’esterno, quella struttura non è appropriata per i residenti di Villa Orizzonte. Come si può pensare di negare loro anche un piccolo spazio all’aperto dove sedere d’estate, dove uscire a prendere un po’ d’aria durante la giornata?”. Alla fine, per quanti di loro sono stati liberati dal manicomio, sarebbe come un brusco ritorno al passato e dopo aver trascorso anni preziosi di riabilitazione in un luogo imparagonabile (in positivo) come è stata dal ’97 “Villa Orizzonte” esempio di residenza post-manicomiale di riconosciuto valore nazionale. “Li vogliamo rimettere in galera – sottolinea Buono – in nome di altri valori economici, per quanto importanti?”
Una valutazione che Buono dà anche come medico di base della maggioranza degli ospiti della Sir, di cui conosce perfettamente le condizioni e le necessità quotidiane e reali e quindi anche i rischi di un trapianto inadeguato rispetto ad un percorso di assistenza e recupero che negli anni ha dato ottimi risultati: “Alcuni vivono già nel terrore di un cambiamento che si rifletterà sulle loro abitudini, perchè si sono ben ambientati dove stanno ora. Ma le abitudini si possono pure cambiare, sii possono fare nuove amicizie…non è questo il punto. Il punto è che la struttura individuata non ha le caratteristiche adeguate ad accogliere quel tipo di struttura residenziale e di pazienti”.
Perchè i Sindaci non affrontano la questione con il direttore generale dell’Asl, Ferraro? Vi siete sentiti? “Devo dire che Ferraro non ci ascolta molto – è la risposta di Buono – Personalmente, non mi ha chiesto la mia opinione nè come sindaco responsabile della salute dei cittadini nè come medico di base. Nessuno mi ha interpellato, se lo facessero, volentieri glielo metterei anche per iscritto che la nuova sede non è idonea per la Sir”.
Ma perchè, invece di decidere a tavolino dall’altra parte del mare, guardando solo i numeri, Ferraro o lo stesso direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl, Perrino, non vengono a vedere di persona in quale situazione vogliono spostare (precipitare?) gli ospiti di “Villa Orizzonte”?