In una giornata disastrosa per i collegamenti marittimi, con disservizi a go-go secondo un copione che ormai va in scena un giorno sì e l’altro pure, l’incontro di oggi pomeriggio tra i Sindaci delle isole e l’assessore regionale ai Trasporti Vetrella ha fatto segnare una brusca accelerazione verso la privatizzazione della Caremar. Senza far luce nè tanto meno produrre risposte minimamente chiarificatrici rispetto alle numerose questioni nodali del trasporto marittimo in Campania, che continuano ad essere poste con forza crescente, ma senza successo, dall’utenza isolana, dai pendolari e dalle associazioni che li rappresentano. E che oggi sono state presenti con un presidio all’ingresso dell’isola C3 del Centro direzionale di Napoli, dove l’assessore Vetrella aveva convocato la riunione con i primi cittadini delle isole.
Stavolta, i Sindaci delle tre isole del golfo si sono presentati compatti all’appuntamento, comprendendo, anche sotto la spinta dell’opinione pubblica, che si trattava di un’occasione di interlocuzione da non perdere con il referente regionale. Tanto più considerata la situazione di emergenza attuale e conclamata, generata dalle grosse difficoltà della compagnia pubblica, ovvero la Caremar, e, sul versante privato, da una “politica” delle compagnie private (da tempo sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità Garante della Concorrenza), che continua a sacrificare le esigenze e il diritto alla mobilità delle popolazioni isolane, perfino attraverso la soppressione di corse essenziali e garantite, oltre che finanziate dalla Regione con i soldi dei contribuenti. E che si trattasse di una riunione non di routine lo avevano ben anticipato nei giorni scorsi gli addetti ai lavori, insieme all’Autmare e all’associazione dei pendolari che, non a caso, avevano ritenuto di dover mettere nero su bianco, a beneficio dei Sindaci, i temi fondamentali su cui chiedere assicurazioni e impegni precisi alla Regione. A cominciare da quello di una seria liberalizzazione dei collegamenti marittimi, per favorire anche nel golfo, dove non se ne sono mai visti nè segnali nè benefici per gli utenti-clienti, una sana concorrenza nell’offerta. Da raggiungere anche attraverso il riassetto societario della Caremar, privilegiando alla privatizzazione tout court, soluzioni di compartecipazione pubblico-privato come è già avvenuto in Sicilia e nel Lazio.
E invece oggi Vetrella ha comunicato ai Sindaci l’intenzione di procedere avanti tutta sulla privatizzazione, accelerando i tempi della seconda fase del processo, che prevede il subentro al più presto alla guida della Caremar dell’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) Snav-Rifim vincitrice della gara, sul cui esito peraltro pende il ricorso dell’altro concorrente, la Marworld della TTT Lines. Il cronoprogramma indicato dall’assessore regionale prevede come prossimo passaggio quello della sottoscrizione del contratto di servizio da parte dell’ATI.
Sulla linea indicata da Vetrella si sarebbero ritrovati anche tutti i Sindaci convenuti. Dai quali non sarebbero arrivate particolari obbiezioni nè riserve. Come non risultano prese di distanza dall’attuale gestione regionale dei servizi di trasporto marittimi, nonostante il fallimento sia fin troppo evidente, come hanno dimostrato anche i disservizi di oggi, in aggiunta a quelli pesantissimi registrati nelle ultime settimane.
“Oggi si è consumata una resa istituzionale, da parte dei Sindaci, alla volontà dell’assessore regionale – ha dichiarato il presidente dell’Autmare Nicola Lamonica – Mentre l’assessore continua a non riuscire a garantirci neppure le corse Osp, come dimostrano i cartelli alle biglietterie che confermano la sospensione di corse serali Osp da parte della Lauro, senza che sia stato assunto alcun provvedimento da Vetrella. Ancora una volta, i nostri Sindaci hanno dimostrato la volontà di non essere protagonisti della politica del trasporto marittimo nel golfo”.
Dopo la giornata di oggi, comunque, la situazione resta gravissima e la polemica al calor bianco. E mentre Vetrella studia, per gli isolani, pendolari in testa, si annunciano tante altre giornate di passione.