I pendolari del Comitato Civico per i Trasporti marittimi, dissenso sulla posizione dell’Autmare

Per il Comitato Civico per i Trasporti Marittimi, Iolanda Conte

Pur avendo partecipato all’incontro di questa mattina al Calise per il confronto sulla situazione dei trasporti marittimi nel golfo di Napoli, vorrei sottolineare che la tesi sostenuta dall’Autmare non è condivisa dai pendolari rappresentati da Comitato Civico per i Trasporti Marittimi, così come è stato ribadito nel corso della riunione stessa.

Siamo assolutamente convinti della necessità di un coinvolgimento più concreto delle istituzioni locali che fino ad ora sono sembrato del tutto avulse dalle difficoltà quotidianamente affrontate dall’utenza.
Tuttavia, considerando che il procedimento di privatizzazione delle Caremar è arrivato alla sua chiusura con l’assegnazione definitiva alla ATI Snav – Rifim (D.D. 178/2013), nelle more della pronuncia del TAR sul ricorso presentato dalla Marworld, insistere su un passo indietro della Regione per tornare al vecchio progetto della Co. Re. Ma può avere come unico effetto quello di prolungare ancora i tempi di risanamento della società con un serio rischio che si avveri il fallimento prospettato nella nota. E soprattutto potrebbe escludere la Caremar dalla possibilità di partecipare alle gare per la riassegnazione dei servi di tpl che la Regione è obbligata ad indire entro la fine di quest’anno.
Concentrare tutta l’attenzione su Caremar rischia di far perdere di vista l’obiettivo finale a cui tutte le comunità isolane devono tendere. Un sistema di trasporti integrato efficiente, moderno e rispondente alle esigenze dell’utenza, con impegni chiari per tutti gli operatori coinvolti.
Il primo passo per ottenere ciò è quello di chiedere una scrittura seria ed univoca delle regole, che può essere fatta solo attraverso i contratti di servizio, unico strumento di tutela dell’utenza.

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