Già non sono un granchè quando funzionano, ma stasera l’impianto di illuminazione stradale a Cartaromana si è proprio oscurato, lasciando al buio la trafficatissima strada ischitana. “Niente luce, stasera verso Cartaromana è tutto spento”, segnala una voce amica quando è già calata la sera e, date le condizioni meteo, non si può contare neppure sulla “supplenza” della luna. Magari sarà anche colpa del maltempo, nel caso specifico, ma a Ischia non si può proprio dire che le defaillance del sistema di illuminazione stradale siano un evento eccezionale o raro. Tutt’altro. Capita di vedere le luci spente di sera o accese in pieno giorno, per non parlare dello sfalsamento abbastanza frequente tra l’orario dell’accensione e quello del calar delle tenebre, e non sempre si tratta di pochi minuti, di una differenza minima. Così come ancora in tante strade, anche non “periferiche”, la luce è talmente fioca che è quasi come se non ci fosse.
Certo, negli ultimi anni si è provveduto al rinnovo dei pali in diverse zone del paese, ma la condizione della pubblica illuminazione resta pessima in tanti altri posti, anche centrali e molto frequentati. La parte vecchia dell’impianto di via Antonio Sogliuzzo è, per esempio, un vero disastro sia per lo stato indecoroso e pericoloso della maggior parte dei pali, alcuni dei quali stanno in piedi per miracolo. E la quantità di luce che irradiano è talmente scarsa che si fa fatica a vedere e ad evitare le insidie del marciapiede. E la luminosità delle luci lungo via Nuova Cartaromana non è da meno, così come la quantità di ruggine che mina alla base gli alti pali di vecchia generazione. Senza dimenticare lo stato in cui si trovano i lampioni del crocicchio di via Giovan Battista Vico, prima della Cappella, che a livello di erosione, e dunque di rischio, non scherzano proprio. E che dire degli sconci che s’incontrano su corso Vittoria Colonna, dove non c’è un palo della luce in sicurezza?
Anche nel settore dell’illuminazione stradale, alla fine, si ripropone lo schema consueto e consolidato che si applica per la cura (si fa per dire) complessiva degli spazi pubblici ad Ischia, compresi tutti gli arredi. C’è, infatti, una enorme carenza di manutenzione ordinaria, che riguarda la palificazione come i corpi illuminanti. Non si riesce neppure a sistemare le magagne più evidenti: a chiudere gli sportellini che dovrebbero isolare e garantire la sicurezza dei collegamenti elettrici; ad ancorare al suolo con il cemento i pali più precari; perfino a ripitturare quelli più arrugginiti, che sono anche indecenti in giro per il paese. Ma in attesa di procedere progressivamente anche alla loro sostituzione, che certamente non si fa con la bacchetta magica, bisognerebbe almeno mantenerli il più possibile funzionali e sicuri, a parte la questione del decoro, che non è affatto di secondaria importanza, tanto più in un posto come Ischia. Insomma, anche l’illuminazione stradale è troppo trascurata nella gestione ordinaria Citta d’Ischia. E così le luci spente oggi qua domani là sono, tutto sommato, il minore dei guai possibili…