Quella di domani, 27 marzo, sarà una giornata davvero particolare per la Fondazione William Walton. E per tutti i musicologi che apprezzano l’opera del grande compositore britannico, il cui nome è legato indissolubilmente a quello della nostra isola, fin dal 1949, quando scelse Ischia come suo buen ritiro tra le atmosfere e la luce del Mediterraneo. Sta per essere presentato al pubblico, tra poche ore, a cura della prestigiosa Oxford University Press, l’ultimo volume della William Walton Edition, la raccolta critica e ragionata delle opere musicali di colui che è considerato uno dei compositori più affermati del ‘900, indiscutibilmente tra i più amati d’Inghilterra. E per l’occasione si terrà ad Oxford un grande concerto, organizzato dalla Oxford University Press e dal William Walton Trust, a suggellare l’impegno comune profuso negli ultimi sedici anni per portare a compimento un progetto che la compianta Lady Susana Walton aveva particolarmente a cuore.
Era il 1998, appunto sedici anni fa, quando fu pubblicato il primo volume della “William Walton Edition”, a cui ne sarebbero seguiti altri ventitré, fino a questo ultimo, che sarà presentato ufficialmente domani. E si tratterà di un contributo straordinario alla bibliografia dell’autore dell’inno per l’incoronazione di Elisabetta II. Perché per realizzare i ventiquattro volumi della raccolta, gli esperti hanno fatto un lavoro impegnativo e di cesello, rivedendo e correggendo ogni singolo spartito e confrontandolo, di volta in volta, con il manoscritto originale del compositore, con le precedenti edizioni, con le incisioni e tutto il materiale collegato disponibile. Ne è scaturita un’opera omnia, con un ampio corredo note critiche, destinata a diventare punto di riferimento irrinunciabile per chiunque si avvicinerà alla figura e alle composizioni di Sir William Walton.
Guida di questo ambizioso e complesso progetto è stato il musicologo e direttore d’orchestra David Lloyd-Jones, già direttore musicale di Opera North, che ha coordinato il lavoro di dozzine di musicologi ed esperti. A testimonianza del particolare impegno profuso dalla Oxford University Press, editrice di Walton fin dagli anni ’60, che con questa “William Walton Edition” pubblica per la prima volta un’edizione completa e ragionata dell’intera opera di un compositore inglese.
Per celebrare il completamento del progetto si svolgerà domani ad Oxford, dove studiò lo stesso Sir William, presso la Sala della Musica nella sede della Oxford University Press, in Great Clarendon Street, un concerto che vedrà l’esecuzione di alcuni brani dell’opera “Façade”. Un appuntamento che si annuncia di notevole interesse in Gran Bretagna e con un grande respiro internazionale. Tra l’altro, la Oxford University Press è la più grande casa editrice universitaria al mondo con sedi distaccate in vari paesi, e costituisce un dipartimento dell’Università di Oxford, governato da un gruppo di 15 accademici nominati dal Vice cancelliere dell’Università, i Delegati. Attraverso le sue pubblicazioni contribuisce a diffondere l’impegno della famosa università britannica nell’ambito della ricerca e dell’istruzione. E in quella sede così prestigiosa, al ricordo e alle note di Sir William si accompagnerà inevitabilmente anche il nome della nostra isola, che tanta parte ha avuto nella vita anche artistica del compositore.
Tra pochi giorni, intanto, il primo aprile, dopo la consueta pausa invernale, riaprirà il cancello dei Giardini La Mortella, uno dei più bei giardini d’Europa, creato dalla maestria del grande paesaggista Russell Page e dalla passione e dall’entusiasmo di Lady Susana, che dopo la scomparsa di Sir William, dando concretezza ad un suo desiderio, aveva fatto della sua residenza a Forio anche un polo musicale di caratura internazionale. Impegnato a promuovere con corsi e borse di studio la formazione di giovani musicisti e a proporre musica, e in particolare l’opera di Sir William, attraverso un programma di concerti che negli anni si è notevolmente ampliato. E il primo week-end di aprile coinciderà anche con la ripresa dell’attività concertistica che, dopo l’apertura del Teatro Greco, sia articola ormai in tre stagioni annuali: due dedicate alla musica da camera, in primavera e in autunno, ed un’altra alla musica sinfonica, ad agosto. Un programma che, unitamente alla magnificenza dei giardini, ha fatto della “Mortella” uno dei maggiori richiami ambientali e culturali della nostra isola. Che, anche grazie a manifestazioni come quella di domani ad Oxford, comincia ad essere finalmente nota al di là della Manica con il suo nome, magari associato a quello di Sir William e di Lady Susana, e non più solo con la classica generica definizione di “the island near Capri”.