Procida, il Vas Campania denuncia: “L’intervento alla Lingua è uno scempio ambientale”

Continua a far discutere il progetto per la realizzazione di un centro elioterapico in località Lingua,uno dei luoghi più caratteristici e significativi a livello ambientale di Procida. Intervento di indiscusso impatto, che sta suscitando reazioni durissime anche sull’isola di Graziella, dove non sono mancate prese di posizione ufficiali da parte di associazioni e singoli cittadini. E ieri sulla controversa vicenda è stato l’intero gruppo dirigente del Vas Campania a mettere nero su bianco una denuncia per lo scempio ambientale in atto. La segreteria regionale dell’associazione ambientalista, formata da D’Acunto, Lamonica, Ferraro e Locoteta, ha scritto al Sindaco del Comune di Procidaal Dirigente della Soprintendenza ai BB. CC ed Ambientali di Napoli e per conoscenza alla stampa locale, sottolineando come “Al di là della bontà o meno della documentazione a sostegno e/o della eventuale stagionalità dell’intervento proposto,  la struttura in legno per un centro elio-terapeutico a mare che è in via di realizzazione a Procida sulla scogliera antistante la Spiaggia della Lingua, è di forte impatto ambientale e contrasta con l’identità ed i valori che detta isola esprime”.

E continua le lettera: “La presente riflessione viene inviata anzitutto al Sindaco di Procida ed alla Soprintendenza ai beni Culturali ed Ambientali di Napoli, perché rivedano le posizioni assunte  e, ciascuno nel rispetto delle proprie competenze, intervengano interrompendo la realizzazione di quanto in oggetto che, in quanto scempio ambientale, va a colpire l’immagine totale di un’isola che, per sua natura e cultura, è punto di riferimento mondiale. Pieno appoggio, pertanto, ai movimenti locali ed alla forza politica comunista Pcmli che è intervenuta tempestivamente, ed impegno di  noi VAS accanto a loro,  pur conservando la piena autonomia di giudizio e di iniziativa politica, anche al fine di concretizzare un momento di confronto pubblico con la cittadinanza ed il Sindaco, a cui chiediamo anzitutto e preventivamente di sospendere ad horas l’intervento, se non altro, in via cautelativa e di procedere, poi, alla revisione ed all’annullamento degli atti autorizzativi”.

 

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