Anche quest’anno la celebrazione si è tenuta ad Ischia, come in Italia ed in Europa, nel primo giorno di primavera, lo scorso 21 marzo. L’iniziativa ha rappresentato la quinta tappa di formazione delle scuole ad Ischia e in rete nazionale per la “legalità e cittadinanza partecipata”, con il patrocinio del Comune di Ischia, che appoggia da qualche anno il progetto didattico-pedagogico nelle scuole per “studenti come futuri cittadini responsabili”. “Con questo evento – chiarisce la coordinatrice delegata regionale dall’E.I.P. Italia, professoressa Pizzuti – si vuol dare un senso anche ad altre due importanti celebrazioni nazionali ed europee, per le quali l’E.I.P. è intermediatrice della Presidenza e Comitato di Cultura europea di Bruxelles nei programmi didattici del Ministero dell’Istruzione, e di vari assessorati: così il rullo dei Tamburi rappresenta la Giornata mondiale per la Pace ed i Diritti civili e la Giornata della Poesia Unesco”.
L’ E.I.P.,associazione per la Pace e i Diritti umani, da più di quarant’anni formatasi con l’Europa, con sede a Roma, ha ricevuto nel 2006 a Bruxelles il premio di Poesia per la Pace ed è stata riconosciuta Maestra di poesia internazionale. Sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, dei Ministeri della Giustizia, dei Beni Culturali e dell’Istruzione, l’Eip ha in corso molti partenariati in Europa e si occupa della Formazione-Pedagogia della Pace, Cittadinanza e Costituzione.
L’ EIP ha fondato così la scuola di Poesia come Pace per i giovani ed una collana di poesia pubblicata ogni anno, con la Direzione per gli ordinamenti scolastici ed il Ministero della Pubblica istruzione, in collaborazione con l’Accademia della Crusca. Nella collana vengono pubblicati i lavori degli alunni vincitori dei concorsi a cui hanno partecipato le scuole entro il 25 aprile di ogni anno scolastico.
Tornando alla manifestazione del 21 marzo, la manifestazione ha avuto inizio nell’atrio della Scuola media “Scotti”: gli alunni si sono sistemati in ordine nell’atrio, ciascuno con i propri strumenti musicali oppure con i fogli delle poesie da recitare e con i tamburi da suonare, e con striscioni e bandiere con slogan inneggianti la Pace. Si sono aggiunti gli studenti dell’istituto “Telese” accompagnati dai docenti, per recitare alcune poesie vincitrici inserite nella collana edita dall’E.I.P. Dopo i saluti ai presenti, la preside Lucilla Monti ha illustrato le tematiche pedagogiche finalizzate allo sviluppo dell’iniziativa e il coordinamento didattico sulla legalità, socialità ed etica del comportamento giusto che gli alunni devono tenere a scuola e fuori di essa, dopo gli esempi e le prime cure ricevuti da parte delle famiglie di appartenenza. Infatti, è nel nucleo della famiglia che risiede il primo seme dell’Educazione, come ci tramanda il greco Plutarco nei “Moralia” : “La famiglia legata ad un’unica origine, trasmette una forza ed una solidarietà tenace ai figli; l’anima del comportamento proviene dalla voce dei genitori sicchè il figlio ne conserva sempre portando dentro di sè una parte di loro”… E’ poi sui banchi di scuola, ha ricordato la preside Lucia Monti, che con l’istruzione paritaria gli studenti imparano a socializzare civilmente ed aprono l’anima e la mente ad una cultura di comunicazione, socialità e fratellanza con i compagni, condividendo con essi gli impegni di lavoro, le attività scolastiche extracurriculari, i momenti di pausa e l’allegria che anima le attività dello sport, insieme alla corresponsabilità dei diritti e doveri comuni “in un clima di serenità democratica”.
E’ il compito dei buoni “maestri” sempre vigili ed attenti al comportamento dei giovani – “paterno” “affettuoso”, come affermavano nell’antica Roma gli scrittori Seneca e Quintiliano – di rendere viva la lezione, attenti anche a prevenire atteggiamenti sbagliati per cui necessitano talvolta dei rimproveri altrettanto utili come i premi e gli elogi per le buone azioni. Bisogna stare attenti al bullismo e, attraverso la lettura di fatti di attualità, stimolare riflessioni sulle ingiuste violenze e sulla necessaria lotta alle mafie e per affermare i valori della salute e di un’agricoltura pulita, oltre alla tutela delle opere d’arte e delle bellezze nel territorio in cui si vive.
Con il saluto ai presenti, è stata poi la professoressa Pizzuti a riferire quanto sia attuale ed importante oggi, per la Democrazia e l’Unità nazionale questa lezione sulla pace: oggi la si propone a tutti, anche fuori dalle aule, essendo la pace una creazione continua fra gli uomini di qualsiasi età e i giovani, in qualsiasi campo, in famiglia, al lavoro, nelle varie attività e nella politica. Non avere la pace nei paesi ancora in guerra e in condizioni di sottosviluppo porta tristezza e dolore. La vita in una realtà di pace esige una rivisitazione costante dei principi di legalità e rispetto dei diritti civili ed umani. Essa è garanzia di stabilità positiva e gioia di vivere. Da esponente dell’E.I.P., la professoressa ha annunciato la consegna agli alunni delle tessere con l’elenco dei sei principi basilari di Educazione al civismo e sul ruolo della scuola in Democrazia, al servizio dell’umanità. La scuola apre a tutti i fanciulli di qualsiasi estrazion e sociale ed etnia la strada della comprensione e comunicazione. Essa educa al rispetto della vita e degli uomini e all’accettazione del diverso modo di agire degli altri. Sviluppa il senso di responsabilità ed educa i giovani all’altruismo e alla corresponsabilità-collaborazione, al fine di migliorare la vita e l’ambiente in cui l’uomo vive.
La delegata dell’E.I.P., dopo l’esecuzione di un secondo brano musicale dal gruppo di studenti diretto dal professore Francesco Cortese, ha illustrato la collana di “Poesia per la Pace”, le cui pubblicazioni vantano addirittura trent’anni di vita, che completa la celebrazione dei Tamburi ogni anno nelle piazze e nelle scuole delle città italiane ed europee. Nelle raccolte sono inserite le poesie, ogni anno selezionate durante i concorsi promossi dalle scuole di tutta Italia. Le composizioni poetiche, a volte brevi, ma piene di fascino per le accurate impressioni e riflessioni, colpiscono il lettore per la freschezza del dettato poetico e della profondità dell’ispirazione. La poesia diviene anch’essa momento di formazione, riflessione e maturazione critico espressiva.
Nell’atrio della scuola media, dunque, si è dato inizio alla lettura di alcuni versi, da parte di alunni del “Telese” e della media “Scotti”. La seconda tappa della celebrazione della poesia è seguita al corteo che, accompagnato dal tam tam dei tamburi, attraverso via Michele Mazzella, si è fermato nella piazza S.Girolamo. Striscioni , slogan e canzoni hanno reso vivace l’aria di festa e della celebrazione della Pace. Una volta giunti in piazza, si è svolto un altro momento musicale.
Nelle pause la preside Lucia Monti e la delegata Pizzuti hanno presentano altre tematiche di formazione alla legalità, proponendo anche esempi legati a fatti dicronaca. Nella piazza, accanto al monumento dei Caduti in guerra, tutti si sono commossi nella celebrazione per la Pace, ricordando il sacrificio di quanti hanno perduto la vita a Nassirja o per la sicurezza dello Stato e per la Giustizia, come Falcone e Borsellino, o quelle per la Democrazia e l’Indipendenza, come in Ucraina. Non è mancato un pensiero per i Marò, impegnati in missioni di sicurezza contro la pirateria nell’oceano Indiano. La manifestazione si è conclusa con la lettura dei versi composti per la giornata e di altri tratti dal volume di poesia presentato e curato direttamente dalla formatrice Pizzuti nel 2004.



