
Il percorso inizia idealmente, nel progetto dell’artista, dall’opera installata sul porto, vicino alla statua del Redentore, per proseguire dapprima in via Roma, con la croce fissata su un muro all’inizio della centralissima arteria, poi un’altra in piazza Croce, di seguito un’altra scultura vicino al muro che cinge il sagrato della chiesa di San Pietro e altre due croci artistiche lungo corso Vittoria Colonna. Si procede poi con le opere collocate in Piazzetta San Girolamo, nell’ultimo tratto di corso Vittoria Colonna, in piazzale degli Eroi e gli ultimi due lavori nel borgo di Ischia Ponte, sul piazzale Aragonese, vicino alla maiolica di Giovanni Paolo II e l’altro sul muro dello storico Palazzo dell’Orologio. Insomma, le opere di Meo, realizzate con materiali di riciclo, secondo la tecnica affinata – e raffinata – negli anni dall’artista ischitano, si propongono come una sorta di fil rouge da un angolo all’altro della Città (l’esposizione è inserita nella programmazione turistico-culturale del Comune) , legandosi ai temi della fede che connotano il periodo di Pasqua. Mentre la ricerca artistica dell’autore è già proiettata verso altri orizzonti.