I pagamenti decisi dall’Asl, ancora nessuna traccia dei compensi per le donazioni di sangue

rizLa determina è stata pubblicata proprio oggi, attraverso l’apposita affissione all’Albo Pretorio dell’Asl, dove dovrà rimanere per i prossimi 15 giorni, fino al 29 aprile. Ma già tra 1o giorni vi si dovrà dare esecuzione e così potrà essere liquidata la prima tranche annuale dei compensi previsti per il servizio religioso svolto all’interno dell’ospedale “Rizzoli” di Lacco Ameno. Che rientra a pieno titolo nella convenzione siglata nel 2010 tra la Conferenza episcopale italiana e la Regione Campania, con la quale si prevede che nelle strutture di ricovero, oltre all’ovvia assistenza sanitaria, sia garantita anche quella religiosa  a favore dei pazienti interessati.

E’ già dal 2011 che l’Asl ha provveduto a dare concretezza all’accordo regionale, procedendo a sua volta alla stipula di una convenzione per l’assistenza religiosa di rito cattolico presso l’ospedale isolano con la Diocesi di Ischia. In base a quell’accordo, la Curia designa un sacerdote per effettuare un servizio di 18 ore settimanali in ospedale. Per questo servizio è prevista una spesa di 18765 euro all’anno, pari a 1583 euro mensili. La determina appena pubblicata si riferisce alla liquidazione di una somma di 6255 euro al sacerdote attualmente impegnato nel servizio in ospedale, per i primi quattro mesi di attività prestata in via Fundera, dall’inizio di novembre alla fine di febbraio.

Dunque, l’Asl sta procedendo regolarmente al pagamento per i servizi svolti presso le strutture di sua competenza. La determina sull’assistenza religiosa al “Rizzoli” ne è un esempio. Dal sacro al profano, peccato però che all’Albo pretorio dell’Asl non vi sia traccia di alcun provvedimento riguardante un servizio molto importante, che l’Asl Na2 Nord continua inspiegabilmente a trascurare, non facendosi carico del doveroso pagamento del personale che vi è impegnato. Il riferimento per nulla casuale è all’attività finora svolta dal personale dell’èquipe del “Rizzoli”, che due volte al mese è impegnato la domenica mattina per le donazioni di sangue al presidio “San Giovan Giuseppe”. Proprio gli infermieri del gruppo, stanchi dei continui rinvii e degli enormi ritardi nella liquidazione dei compensi maturati per quell’attività straordinaria, hanno deciso e comunicato dal mese di marzo ai vertici dell’ospedale la loro indisponibilità per le donazioni future. E, come è noto, l’appuntamento di domenica 6 aprile era stato in pericolo fino all’ultimo momento e si era svolto poi con assistenza ridotta all’osso e senza poter essere neppure pubblicizzato come al solito, non essendovi la certezza che si sarebbe tenuto come da programma.

Problema ancora attualissimo, perchè nulla si è risolto, dato che l’Asl continua a non pagare gli addetti, lasciando a rischio il futuro della donazione di sangue a Ischia. Perdipiù, in prossimità dell’estate, quando vi sarebbe bisogno di potenziare la raccolta di sangue, non certo di minarla lì dove funziona come a Ischia. Ora, visto che l’Asl però onora gli altri suoi impegni economici, chissà che non avvenga il “miracolo” di veder liquidate anche le somme dovute agli infermieri per gli straordinari effettuati per la raccolta sangue sull’isola.  Magari prima o subito dopo Pasqua, per arrivare in tempo a salvare le prossime donazioni. A partire da quella fissata per il 27 aprile, tra appena dodici giorni, feste comprese.

 

 

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