E’ passato un altro mese da nostro ultimo aggiornamento, ma non c’è ancora traccia dei fondi richiesti alla Regione per finanziare le manifestazioni turistico-culturali di alcuni Comuni della provincia di Napoli, tra i quali Ischia. Che ha partecipato al bando regionale per reperire soldi per i due eventi di punta dell’estate ischitana, ovvero la Festa di Sant’Anna e la Festa di Sant’Alessandro. Entrambe perfettamente attinenti al tema del progetto “Borghi e castelli in scena, percorsi tra tradizione, arte e cultura”, proposto all’attenzione dell’assessorato regionale al Turismo da Comune di Acerra, capofila di un protocollo d’intesa a cui hanno aderito anche i Comuni di Nola, Cicciano, Roccarainola e ovviamente Ischia. Una cordata interessata ad accedere, attraverso il Por Campania, ai fondi europei destinati alla realizzazione di eventi di riconosciuto richiamo turistico da tenersi tra il mese di giugno 2014 e il gennaio 2015. E in effetti, le due manifestazioni ischitane “in concorso” sono entrambe collocate in quel periodo, peraltro più vicine alla sua fase iniziale, essendo tipicamente estive, che a quella finale legata anche ad una programmazione natalizia. Come quella che, con lo stesso meccanismo, era stata finanziata l’anno scorso a favore dello stesso Comune di Acerra e degli altri Comuni suoi partner in quel primo tentativo.
Fino ad oggi, dall’ente di Santa Lucia non è stata ancora formalizzata alcuna decisione circa la richiesta del Comune di Acerra & partners. Anche se sembra che le probabilità che sia stata accolta siano piuttosto alte e di fatto mancherebbe solo di mettere nero su bianco il via libera al finanziamento. Che dovrebbe essere di 30omila euro, se sarà accolta in toto la proposta iniziale. Una cifra che dovrà servire per tutte le manifestazioni previste dal progetto e che dovrà essere gestita dal Comune capofila, al quale spetterà la responsabilità di provvedere direttamente, per conto degli altri Comuni partecipanti e utilizzando appositi bandi pubblici, all’acquisto di beni e servizi da utilizzare per l’allestimento delle singole manifestazioni. Sempre Acerra sarà poi tenuta a rendicontare la spesa e a dimostrare che gli eventi supportati hanno concretamente rappresentato un richiamo turistico per le località interessate. E questo in ossequio alle regole stabilite a livello comunitario per l’uso delle risorse europee.
In questa fase, non è possibile prevedere quale quota di quei fondi potrà arrivare a Ischia e come poi potrà essere utilizzata per la Festa di Sant’Anna e per le diverse iniziative della Festa di Sant’Alessandro, che ha partecipato al progetto non solo con il corteo storico, ma anche con il Premio Buchner e lo spettacolo dei gemellaggi. Non trattandosi di un finanziamento tout court, come erroneamente era stato presentato all’inizio, bisognerà vedere in pratica come il sistema delle “forniture”, perdipiù gestito altrove, potrà essere sfruttato davvero utilmente per le due particolarissime feste ischitane.
Intanto, però, questo ritardo nella comunicazione della decisione della Regione e quindi nell’erogazione dei fondi non facilita le cose. In termini generali, perchè sembra davvero un controsenso sciogliere la riserva appena un mese prima del momento di inizio della realizzazione del progetto e pretendere poi che gli eventi sostenuti assolvano appieno al ruolo di richiami e attrattori turistici. Come si può pensare di valorizzare in tal modo i vari eventi, se il ritardo del finanziamento impedisce a monte una programmazione nei tempi che sarebbero necessari ai fini di una seria promozione turistica? Perfino a Ischia, quest’anno, si iniziato a capire che non si può arrivare all’ultimo momento nell’organizzare la Festa di Sant’Anna, tanto è vero che si è partiti eccezionalmente con quattro mesi di anticipo, che rappresentano sì un netto progresso rispetto al passato, ma non sono ancora l’optimum, specialmente in termini di offerta turistica. Ma come si può pensare di sfruttare la massimo la potenzialità dei fondi regionali-europei, se non si sa di poter contare su di essi nè in quale misura ad appena due mesi o tre di anticipo rispetto a Sant’Anna o Sant’Alessandro? Di quest’ultima, poi, dopo il forfait sofferto dell’anno scorso, si è avviata la preparazione con mesi di anticipo e, d’altra parte, sarebbe impensabile mettere in piedi le due serate e il corteo di Sant’Alessandro nel tempo che da Napoli o da Acerra pensano di poter concedere. Insomma, per quanto riguarda Ischia questo allungarsi dei tempi regionali non aiuta alla preparazione degli eventi e men che meno è funzionale alla loro valorizzazione turistica. Per fortuna, Sant’Anna e Sant’Alessandro (nonostante la “dimenticanza imperdonabile” del Comune d’Ischia) si qualificano da sole, da decenni, perchè se dovessero aspettare il contributo continentale, staremmo freschi!
C’è da rilevare che anche nel caso di questo progetto la Regione, e in particolare l’assessorato al Turismo, hanno confermato ancora una volta i tanti limiti dei processi decisionali di Palazzo Santa Lucia e dependance varie e della loro capacità di agire concretamente a sostegno dell’offerta turistica dei territori. A partire da quello proporzionalmente (rispetto alla sua capacità ricettiva e ai numeri delle presenze) più penalizzato in tutta la Campania, ovvero la nostra isola. Per non parlare dell’efficienza nell’utilizzo dei fondi europei disponibili. Anche i dati più recenti, che hanno guadagnato all’Italia una netta reprimenda della Commissione europea riguardo alla spesa dei fondi disponibili fino al 2015, confermano che la Campania si distingue addirittura per le performance peggiori rispetto a tutte le altre regioni, con un misero 33 per cento di risorse utilizzate rispetto a quelle assegnate. E l’andamento del progetto sui “Borghi e castelli in scena” ne è l’ennesima, sconfortante prova.