La macchina organizzativa è partita da mesi. E, come sempre, si è iniziato dalla sartoria, in linea con lo spirito di una manifestazione nata, nei primi anni Ottanta, come Sagra del Costume Ischitano. E che poi, negli anni e nei decenni seguenti, ha puntato con decisione sulla magnificenza e sulla fedele riproduzione di abiti risalenti ad un arco temporale di ventisette secoli, dalla prima colonizzazione greca dell’VIII secolo a.C. al periodo borbonico. Così, nel ripresentarsi al pubblico in questo 2014, dopo aver saltato l’edizione dello scorso anno, la Festa di Sant’Alessandro si appresta a proporre un corteo in costume ancora più ricco e accurato dal punto di vista della ricostruzione della storia dell’isola. E appunto per questo le costumiste sono al lavoro da mesi, per preparare gli abiti che dovranno rappresentare e ricordare il Trecento ischitano, ovvero l’importante epoca angioina – a cui si deve, per esempio, l’ambientazione sulle isole sorelle della novella del “Decamerone” di Boccaccio dedicata a Restituta da Ischia e Giovanni da Procida – che finora era rimasta esclusa dalla rievocazione del 26 agosto.
Il ritorno, tuttavia, non ha annullato il problema che si era rivelato determinante per la rinuncia all’edizione passata. Il nodo del finanziamento di una manifestazione che in realtà ne contiene tre, resta seriamente attuale. Anzi, è più corretto parlare di autofinanziamento. Tanto più che non si è ancora saputo nulla di quale fine abbiano fatto i fondi regionali richiesti a suo tempo per la Festa di Sant’Alessandro e quella di Sant’Anna dal Comune d’Ischia, attraverso la partecipazione ad un accordo tra Comuni, di cui è capofila Acerra. Fondi di provenienza europea che potrebbero essere stati anche accordati, ma di cui a Ischia non si è avuta notizia nè tanto meno si è vista traccia. Peraltro, va preso atto che il Comune, da parte sua, non contribuisce più già da qualche stagione alla Sant’Alessandro, che in via Iasolino non ci si è neppure ricordati di inserire nella programmazione degli eventi dell’anno in corso. Dunque, la Pro-Sant’Alessandro è impegnata a reperire le risorse necessarie allo svolgimento della Festa sul territorio. Come aveva annunciato già l’anno passato quando, nel dover prendere atto che non vi erano i presupposti per confermare l’edizione 2013, aveva però assicurato che non si trattava di una cancellazione definitiva e che si sarebbe ripreso il cammino nel 2014.
A tale scopo, già durante l’inverno, la pro-loco si era rivolta agli imprenditori locali e a tutti i cittadini affezionati e interessati alla manifestazione di fine agosto, sollecitando loro un sostegno tangibile per quest’anno. Ed erano state registrate delle disponibilità che adesso si chiede di tradurre in qualcosa di concreto. L’operazione di autofinanziamento è in corso e andrà avanti anche nelle prossime settimane. “Auspichiamo che gli isolani ci siano vicini e ci appoggino concretamente come in tanti ci anticiparono l’anno scorso e ci hanno poi confermato negli ultimi mesi – dice il dottor Franco Napoleone – Abbiamo cominciato a girare e continueremo a farlo tra i sostenitori dichiarati della manifestazione. E lanciamo un appello a tutti gli isolani che hanno seguito e apprezzato la Festa negli anni, affinchè ci sostengano con un loro contributo, anche modesto. Tante gocce fanno il mare e potranno permettere la sopravvivenza e la prosecuzione della manifestazione”.
E’ l’occasione anche per rispondere ai rilievi che già lo scorso anno erano stati sollevati circa la “chiusura” della Pro-Sant’Alessandro nella gestione della kermesse di agosto e la sua “padronanza” sulla festa. “La Sant’Alessandro è nata da una nostra idea – precisa Napoleone – e l’abbiamo organizzata e fatta crescere in tutti questi anni, fino al punto che è diventata patrimonio dell’isola. D’altra parte, noi abbiamo sempre collaborato con altri gruppi e associazioni isolane e soprattutto il corteo storico si è fondato sulla partecipazione ampia ed entusiastica di tante persone, di ogni parte dell’isola. Su questa partecipazione e questo entusiasmo contiamo anche per il prossimo corteo. A luglio cominceremo a consegnare gli abiti e, come al solito, chiunque sarà interessato, potrà prendere parte alla sfilata e prestarsi per qualche ora ad impersonare i personaggi che hanno segnato la storia della nostra isola nel passato”. Insomma, a Sant’Alessandro le porte sono aperte. Come sempre, del resto. Non a caso, da decenni una delle caratteristiche salienti della Festa è la coralità.