La giornata particolare del Castello Aragonese, tanti gli isolani che hanno visitato l’isolotto

IMG_0241IMG_0636Un successo. L’apertura del Castello Aragonese agli isolani ha regalato una domenica speciale alle tante persone, intere famiglie, gruppi di amici, che hanno accolto l’invito della famiglia Mattera. Per tutta la giornata, il flusso di visitatori ischitani è stato tanto ininterrotto quanto ordinato. E alla chiusura del maniero, comunque oltre l’orario stabilito inizialmente, c’era chi si informava se vi fosse ancora la possibilità di salire. Mentre gli ultimi gruppi di ospiti superavano l’ingresso, commentando tra loro quello che avevano visto. Come i tanti che li avevano preceduti fin dalla mattina, senza soluzione di continuità neppure all’ora di pranzo e nel primo pomeriggio, quando gli ingressi gratuiti erano perfino aumentati. A confermare l’interesse che l’iniziativa partita dall’Insula Minor è stata capace di suscitare sull’Insula Maior. Al di là delle più ottimistiche previsioni.

IMG_0590IMG_0640I numeri degli accessi isolani si erano annunciati significativi fin da quando la novità dell’invito a visitare il Castello domenica 25 maggio aveva cominciato a diffondersi, un paio di settimane fa. Il primo riscontro era arrivato dagli accrediti, tanto da rendere necessaria dopo qualche giorno l’attivazione di una segreteria, per riuscire a rispondere a tutte le chiamate. Tanto che che si erano dovute chiudere le “prenotazioni” con tre giorni d’anticipo, quando si era a circa 1700 accrediti. Per consentire a tutti di visitare con tranquillità i vari spazi aperti al pubblico, usufruendo anche delle informazioni dei volontari che hanno fatto da guide, e tenendo conto anche delle esigenze di sicurezza, che in un contesto così particolare non possono essere mai sottovalutate. “Avevamo pensato –  spiega Nicola Mattera – che il numero ideale fosse di circa 150 nuovi ingressi all’ora, tenendo conto di quanti si sarebbero potuti trattenere più a lungo, anche per l’intera giornata, come qualcuno ci aveva chiesto. E nel primo pomeriggio, quando il numero delle richieste era stato maggiore, avevamo pianificato di arrivare ai 200 ingressi orari. E’ stato utile pianificare gli accessi, così non c’è stato quell’assembramento che avrebbe potuto impedire a tutti di godere al meglio della  visita”.

Sul Castello sono saliti in tanti, da ogni parte dell’isola. Persone delle più diverse età e numerose famiglie al completo, dunque con bambini anche piccoli, come rivelava la lunga fila di carrozzine e passeggini all’inizio della galleria che conduce all’ascensore. “L’idea di questa apertura è nata anche dal vedere famiglie con bambini che venivano al Castello di domenica, pagando il biglietto, perchè i genitori volevano far conoscere questo posto ai loro figli. E per facilitare la loro presenza abbiamo scelto proprio una domenica”, ammette Nicola Mattera. Un’occasione per i più di fare conoscenza con il Castello, presenza costante nella vita di ogni ischitano, eppure guardato sempre dall’esterno, da fuori. Anzi, da sotto, dal ponte Aragonese, meta della passeggiata classica, soprattutto di domenica.

Per molti si è trattato davvero della prima volta e, quindi, di una vera scoperta, piena di sorprese. Del Castello si erano fatti un’idea poco corrispondente alla sua realtà attuale, frutto di decenni di interventi di tutela e restauro di edifici, chiese, strade, fortificazioni e spazi verdi. E se i panorami meravigliosi si presentano e commentano da soli, protagonisti di innumerevoli fotografie, ad illustrare il ruolo storico dell’antica Città d’Ischia e i siti più importanti dal punto di vista storico-artistico, oltre ai restauri già effettuati o ancora in corso, ci hanno pensato alcune studentesse dell’Istituto per il Turismo di Forio e anche delle guide d’eccezione, che hanno voluto condividere l’emozione di una giornata davvero particolare. Che ha lasciato molto soddisfatti i visitatori, stando ai commenti e alle impressioni raccolti dal personale del Castello e dai componenti della famiglia Mattera: “Si è realizzato tutto come me l’ero immaginato - dice Nicola - nonostante qualche  preoccupazione della vigilia. I visitatori sono stati tutti carini, gentili e rispettosi. In passato, in occasione di qualche manifestazione aperta al pubblico, non sempre era stato così e per questo eravamo stato costretti ad evitare alcuni appuntamenti. Ma oggi è filato tutto liscio ed è stato bello accogliere tante persone e sentire quanto abbiano apprezzato questa passeggiata sopra il Castello. I loro grazie sono stati veramente un bel regalo. L’intento era proprio di farlo conoscere agli ischitani e di fare in modo, una volta conosciuto, che ci si affezionino e che lo sentano un po’ di più proprio. Non solo una cartolina, ma un luogo familiare, di cui avere cura e essere orgogliosi”.

E pare che gli ischitani ci abbiano preso gusto, a passeggiare sulle strade del monumento più famoso e rappresentativo dell’isola. La richiesta più frequente è stata di ripetere l’esperienza. A quanto pare, l’abbraccio tra l’Insula Minor e la Maior è stato compreso, apprezzato e condiviso, quasi come se fosse atteso e auspicato da tempo. Il miglior inizio per una nuova abitudine…

 

 

 

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