La Pineta Mirtina, un sito strategico per la riproduzione del Rospo smeraldino a Ischia

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Foto Qui Ischia

La Pineta Mirtina di Ischia si sta rivelando un sito sempre più strategico per la tutela del Rospo smeraldino sulla nostra isola. Dopo un’annata, quella 2013, nella quale la riproduzione degli anfibi era stata pressochè annullata dall’improvvido prosciugamento delle pozze utilizzate come “nursery” per la crescita dei piccoli, quest’anno finalmente è stato consentito alla natura di fare il suo corso, senza interferenze umane distruttive. E così, complici il clima e le piogge primaverili, i rospi sono ancora in piena attività per assicurare un futuro alla loro specie, peraltro segnalata da tempo a livello internazionale tra quelle a rischio di estinzione.

La regolarità e la copiosità delle piogge cadute negli ultimi due mesi hanno garantito un livello d’acqua adeguato e costante nelle vasche (quelle che, alimentate dall’acqua Mirtina desaparecida, sarebbero dovute essere funzionali al percorso idro-aromaterapico mai realizzato), creando le condizioni ideali per la metamorfosi di diverse “figliate”. Contrariamente a quanto si legge sulle loro abitudini, infatti, i rospi della Mirtina quest’anno avevano cominciato la stagione degli amori con largo anticipo, addirittura fin dal mese di gennaio, approfittando di temperature più alte della media stagionale. E così, già a fine gennaio si era verificata la prima schiusa delle caratteristiche uova nere, deposte in acqua in lunghi filamenti che assomigliano a collane. E a febbraio nuotavano veloci centinaia di minuscoli girini, ben evidenti perchè in quel periodo l’acqua negli stagni si era quasi prosciugata, tanto da rendere necessario un intervento di riallagamento delle pozze da parte dei volontari dell’Enpa.

A quella prima deposizione di uova, ne era seguita almeno un’altra all’inizio della primavera, dunque nel periodo canonico per la funzione riproduttiva. E con la successiva schiusa anche di quelle uova, nelle vasche aveva iniziato la sua lunga trasformazione un’altra generazione di rospetti. A cui se ne aggiungerà ancora un’altra tra qualche settimana. Perchè in questi giorni sono tornati a farsi vedere nelle vasche (dove di solito non si trovano, perchè stanno in acqua solo da girini e per la riproduzione, per il resto vivono a terra) gli esemplari adulti, in piena fase di accoppiamento.

Perciò, nelle vasche della Pineta Mirtina ferve la vita dei Rospi smeraldini nei suoi diversi momenti. Nell’acqua più profonda, quella sì di un intenso color smeraldo, ormai raramente visibili nuotano i girini più “anziani”, che mostrano un  corpo già molto ingrossato e una coda sempre più corta, mentre cominciano appena appena a differenziarsi le zampette. Poi, salendo verso la superficie, è il regno dei girini più giovani, alcuni al primissimo stadio della metamorfosi, ovvero nelle prime settimane dopo l’uscita dall’uovo. E tra un po’, quando starà per completarsi la trasformazione dei più anziani tra i nati quest’anno, cominceranno a nuotare anche i girini venuti fuori dalle uova in corso di deposizione in questi giorni.

Naturalmente, affinchè questo complesso processo di nascite e metamorfosi possa andare a buon fine, nell’arco dei prossimi mesi, dunque entro l’estate, è necessario che non vi siano intromissioni distruttive nell’habitat riproduttivo dei Rospi smeraldini nella centralissima pineta ischitana. Che, cioè, siano rispettate e conservate come stanno le pozze utilizzate dagli anfibi, garantendovi la presenza dell’acqua, senza svuotarle e ripulirle come fece l’anno scorso Ischiambiente, distruggendo d’un colpo tutte le nuove generazioni di rospi. A tale proposito, un paio di mesi fa, i responsabili provinciali dell’Enpa hanno provveduto ad inviare una nota al Sindaco di Ischia, per informarlo della presenza nella pineta di proprietà comunale di uno dei rari siti di vita e riproduzione (sull’isola ne sono stati censiti cinque, ma non è dato sapere quale sia la situazione negli altri) del Rospo smeraldino, specie protetta da ben due trattati internazionali per la protezione della fauna minore, ovvero la  Convenzione di Berna e la Direttiva Habitat, entrambe vincolanti anche per l’Italia, che ne è firmataria. Con quella nota, l’Enpa ha chiesto al Sindaco d’Ischia di assicurare la salvaguardia dell’habitat del Rospo nella Pineta Mirtina, a cominciare dagli stagni dove è in corso la riproduzione dell’animale. L’unico anfibio presente a Ischia, che poi è l’unica delle isole del Golfo ad avere il privilegio di ospitare questa specie. Uno degli elementi della diversità biologica che, sia per quanto riguarda la fauna che la flora, connota e qualifica il meraviglioso ambiente della pineta dell’Arso.

 

 

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