Riparte la raccolta volontaria di sangue a Ischia, l’Asl si è decisa a pagare l’èquipe sanitaria

IMG_0365A tre giorni dal nuovo appuntamento di domenica prossima, è arrivata finalmente un’ampia schiarita nella fitta coltre di nubi che gravava fino a poche ore fa sul futuro della donazione di sangue sull’isola d’Ischia. La raccolta fissata per domenica prossima, 18 maggio, si terrà regolarmente e con i medici e i paramedici dell’équipe specializzata del “Rizzoli”. Quasi in zona Cesarini,  infatti, l’Asl si è finalmente decisa a superare il rifiuto opposto, negli ultimi anni, a liquidare al personale sanitario impegnato nelle donazioni periodiche i giusti compensi per il lavoro straordinario svolto. Una situazione che, a lungo andare e dopo numerose richieste e sollecitazioni, aveva spinto gli operatori sanitari interessati, fin dallo scorso marzo, a ritirare la loro disponibilità per il servizio svolto due volte al mese presso il presidio “San Giovan Giuseppe” di Ischia. Un blocco che non aveva impedito lo svolgimento della donazione del 27 aprile solo grazie all’impegno di alcuni sanitari del “Rizzoli”, intervenuti in veste di volontari, e della Fidas-Advs, che ha continuato a battersi senza sosta in questo periodo per la sopravvivenza della donazione di sangue sull’isola.

Erano anni che l’équipe di sanitari impegnati nelle donazioni non percepiva quanto stabilito per l’effettuazione di quel servizio aggiuntivo, oggetto di specifici accordi tra l’Asl, il Simt (Servizio di medicina trasfusionale ed immunoematologia) del “Cardarelli”, che è il riferimento a livello regionale, e l’Advs-Fidas di Ischia, al fine di creare una Unità di Raccolta Sangue al “Rizzoli”. Peraltro, l’unica esistente allora e ancora oggi nell’enorme territorio dell’Asl Na2 Nord. Quest’ultima, dal 2012 non ha più versato un euro per il funzionamento dell’Unità di Raccolta Sangue. Gli straordinari al personale si sarebbero dovuti pagare con i soldi versati dal “Cardarelli” per le sacche di sangue di volta in volta trasferite a Napoli. Ma siccome, nel frattempo, la nostra Asl ha accumulato cifre significative a debito per le tante prestazioni di cui ha usufruito presso l’Azienda “Cardarelli”, questa ha pensato di rivalersi bloccando il pagamento del sangue. E a Monteruscello, nonostante sapessero perchè da Napoli non arrivava più il corrispettivo per il sangue raccolto a Ischia, non si sono premurati di pagare comunque gli addetti al centro di raccolta isolano, ma hanno continuato a rimpallarsi la questione con Napoli, usufruendo di fatto gratuitamente delle prestazioni di medici e infermieri dal 2102 fino al marzo scorso. Quando è scoppiata l’emergenza annunciata.

Nelle ultime settimane, l’Asl aveva tergiversato come se la cosa non la riguardasse, limitandosi ad avallare la sospensione delle raccolte annunciata dalla direzione sanitaria del “Rizzoli” e a fornire come (presunta) giustificazione del mancato pagamento del personale, l’assenza del servizio di assistenza alle donazioni di sangue dai Lea, i Livelli essenziali di assistenza! Una tesi decisamente discutibile, alla luce della normativa vigente. Per non parlare della gravità e assurdità del rischio di blocco delle donazioni che stava per derivarne e che è stato evitato solo per merito dei volontari, sia i sanitari che i donatori. A maggior ragione, considerato che la grande Asl Na2 Nord (oltre 1 milione di abitanti, 32 Comuni e 5 presidi ospedalieri) deve ringraziare solo l’Unità di Raccolta di Ischia se non è a livello zero nella partecipazione alla “mission” dell’autosufficienza nella produzione di sangue ed emoderivati che la Campania persegue come tutte le altre regioni italiane.

A Monteruscello debbono averci pensato e aver valutato quanto clamorose e pesanti fossero le conseguenze del disservizio creato a Ischia e così si sono decisi finalmente a trovare il modo di pagare le prestazioni per l’anno 2012 ai componenti dell’èquipe del “Rizzoli” impiegata nella raccolta sangue. Una cifra tutto sommato modesta, che produce non pochi benefici, anche di ordine economico, all’Azienda. Perchè grazie al sangue raccolto a Ischia, per merito dei cittadini donatori, possono contare su tranquilli rifornimenti di sangue ed emoderivati per il “Rizzoli” e non solo e perfino coprire parte dell’ingente spesa per le prestazioni sanitarie ottenute dal “Cardarelli” per propri assistiti. Insomma, la spesa vale ampiamente la candela, altro che Lea!

E così, domenica prossima si tornerà alla normalità. Appuntamento per i donatori come sempre alle 8.00 presso il presidio “San Giovan Giuseppe” di Ischia Ponte.

 

 

 

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