L’ultimo appuntamento della serie è stato un grande concerto dei “Tiromancino”, presso il castello baronale di Acerra, spostato a ieri, perchè il 31 maggio era stato sospeso per maltempo. Si è chiuso così il ciclo di manifestazioni della XIII edizione del “Palio dei Quartieri – Il Giracastelli: di Castello in Castello”, svoltosi tra il dicembre 2013 e il maggio 2014 grazie ai fondi europei messi a disposizione dalla Regione ad un gruppo di Comuni guidato da Acerra, di cui facevano parte anche Casamarciano, Cicciano, Roccarainola, Avella e Sirignano. Un meccanismo praticamente identico a quello attivato qualche mese or sono, per finanziare il progetto “Borghi e castelli in scena, percorsi tra tradizione, arte e cultura” sempre con fondi europei disponibili attraverso il Por Campania. Un bando che ci ha riguardato da vicino. Molto da vicino, visto che pur vedendo come capofila sempre il Comune di Acerra, vi ha aderito anche il Comune di Ischia, insieme a quelli di Nola, Cicciano e Roccarainola. Ma anche un progetto di cui, almeno a Ischia, da allora si sono perse le tracce. E ancora non se ne hanno notizie. Anche se il programma delle manifestazioni sarebbe dovuto partire proprio dal giugno 2014.
L’arco temporale coperto dal progetto proposto all’attenzione della Regione va da questo mese di giugno appena iniziato al gennaio 2015. E se per le programmazioni autunnali e invernali c’è ancora tempo in abbondanza, non altrettanto si può dire per le iniziative con scadenze più ravvicinate, come sono entrambe quelle per le quali il Comune d’Ischia ha firmato il protocollo d’intesa che ha dato l’avvio a tutta questa procedura. Ischia concorre, infatti, per la Festa di Sant’Anna, che si svolgerà tra meno di due mesi, e per la Festa di Sant’Alessandro, nella sua classica articolazione che comprende il Premio Buchhner, la serata folk dei gemellaggi e il corteo storico del 26 agosto. Dunque, il tempo comincia a stringere, se si vuole avere la possibilità di usufruire concretamente di quei fondi, nell’eventualità che siano stati effettivamente concessi dalla Regione.
La cifra richiesta era di 300mila euro, a copertura di tutte le manifestazioni inserite nel progetto. Alle quali non andrebbero quote uguali del finanziamento complessivo, ma con esso dovrebbero essere acquistati beni e servizi a supporto delle varie iniziative. Il tutto a cura del Comune di Acerra, nella sua qualità di capofila e di garante della gestione dei fondi e del rilievo turistico degli eventi finanziati. E siccome quegli acquisti è stabilito che avvengano attraverso regolari gare d’appalto, che richiedono tempi tecnici non fulminei, è del tutto evidente che il reale accesso a quella opportunità per le manifestazioni ischitane si fa più complicato ogni giorno che passa. Tanto più che non è ancora sciolto il nodo originario, che è anche quello decisivo, ovvero se il finanziamento sia stato accordato e sia perciò operativo oppure no. E almeno il Comune d’Ischia, nella sua qualità di partner istituzionale del progetto, è stato informato circa l’esito della vicenda o se ne è ancora all’oscuro anche nel Municipio di via Iasolino?
Intanto, anche se dovessero essere stati riconosciuti dalla Regione, quei fondi non potranno essere in alcun modo risolutivi per le manifestazioni ischitane interessate, che sono già in uno stadio di preparazione abbastanza avanzato. E sarà bene non contarci troppo, su quei fondi se, come e quando ne dovesse arrivare una parte (briciole?). Niente a che vedere, insomma, con i 300mila euro che, secondo una notizia (?) strillata qualche mese fa, avrebbero dovuto salvare la Festa di Sant’Alessandro, figuriamoci! E infatti la Pro-Sant’Alessandro ha già fatto partire una raccolta fondi che sarà implementata nelle prossime settimane, con iniziative di autofinanziamento che si affidano al contributo attivo di imprenditori, gruppi e singoli cittadini di buona volontà.
Ciò non toglie che ci piacerebbe sapere che fine faranno i fondi europei erogati eventualmente dalla Regione per il progetto “Borghi e castelli in scena”.