La reale portata dell’intervento si era rivelata quasi subito di modestissima consistenza. Almeno nella parte che ha riguardato il litorale ischitano, dal Lido a San Pietro. Tanto che nei commenti più benevoli che circolavano tra i residenti e i frequentatori della zona già durante i lavori il termine ricorrente era “contentino”, per sottolineare il minimo risultato ottenuto dopo un’attesa di anni. E innumerevoli sollecitazioni, richiami, richieste, perchè il sistema delle scogliere non solo non appariva da tempo adeguato alle esigenze di quel tratto costiero, ma per certi aspetti si confermava ogni giorno di più perfino controproducente. Poi, archiviati i lavori e verificatane dal vivo l’efficacia, peraltro in un periodo dell’anno abbastanza tranquillo dal punto di vista delle condizioni meteo-marine, l’aggettivo più usato per definirli è diventato “inutili”. E se questo è l’effetto che fanno in estate, figuriamoci quando in pieno inverno (e non solo) il mare riprenderà a fare le bizze…
Nelle aspettative e nelle speranze coltivate negli anni, da quando si era saputo della sua progettazione e preparazione, la “rifioritura” e risistemazione delle scogliere antistanti l’arenile più grande e famoso del Comune d’Ischia doveva servire ad evitare, o comunque a ridurre l’impatto distruttivo, delle mareggiate che sempre più spesso flagellano quel tratto di costa. Esposta soprattutto alla furia dello scirocco. E quando il vento meridionale, nella scorsa primavera, era tornato a gonfiare le onde, che si erano mangiate un altro pezzo di spiaggia e messo a rischio tutto il litorale, in aggiunta ai disastri già subiti durante l’inverno a cominciare dalla tempesta di San Ciro, si era subito pensato che se i lavori annunciati sulle scogliere fossero stati già realizzati, quell’ennesimo danno non si sarebbe verificato. Nulla di più sbagliato! Perchè la “rifioritura” appena servita non sarà assolutamente di ostacolo alle sciroccate a cui si è tristemente abituati. Nè ad altre “scossure” provocate da venti ostili su quel versante.
E’ vero, la riprova non c’è ancora stata – e meno male, sennò sarebbero stati dolori! – ma l’occhio esperto di chi sul mare vive e di quella costa conosce a menadito ogni punto, a terra e a mare, l’esposizione, le correnti e i loro effetti, ha già valutato e soppesato l’entità delle opere appena realizzate. Ovvero quei pochi scogli piazzati sulle scogliere già esistenti, affatto sufficienti a rinforzarle come sarebbe stato necessario. E come non è sufficiente, invece, neppure a fermare le onde “anomale” provocate dall’avvicinamento degli aliscafi al porto, che continuano a produrre dei piccoli “tsunami” sulla spiaggia, con qualche disagio per i bagnanti, soprattutto i bambini. “Se non ci difendono neppure dalle onde dei mezzi – è il commento più frequente – cosa potranno fare contro le mareggiate invernali”. Già, cosa? In fondo anche questa è una controprova dell’(in)efficacia dei lavori.
E poi ci sono le due piccole scogliere soffolte, che i più giudicano completamente superflue, di cui emerge per ognuna solo uno scoglio. “Senza dei segnali a mare – è la segnalazione ricorrente – che indichino i contorni delle scogliere invisibili ci sono rischi per i natanti. Che ci voleva a segnalarle? E comunque così non servono, quegli scogli tra poco tempo ce li ritroveremo sparsi ovunque e saranno solo un problema in più. Lasciate fare il mare e vedrete!”.
D’altra parte, non si è provveduto neanche a tagliare il “tappo” sul limite estremo della spiaggia di San Pietro che impedisce il naturale ricambio d’acqua a riva e provoca un abnorme accumulo di sabbia, impedendone la redistribuzione, grazie al gioco delle correnti, a favore dei tratti del lido più colpiti, invece, dall’erosione.
Insomma, il bilancio dell’intervento appena concluso non appare proprio positivo: incapace di incidere con qualche efficacia sui problemi che avrebbe dovuto servire a risolvere e portatore esso stesso di alcune conseguenze negative. Tanta attesa e anni per finanziare l’opera…ma quei soldi pubblici non si potevano spendere con maggior costrutto?