Negli ultimi giorni il dubbio si è riaffacciato. Come un anno fa di questi tempi, quando stava per essere presa una decisione dolorosa ma necessaria, che avrebbe fatto discutere. Stavolta, l’organizzazione è andata troppo avanti per fare marcia indietro e poi c’è di mezzo l’impegno pubblico, assunto proprio l’anno scorso, per un ritorno in grande stile nel 2014…Ma la preoccupazione è forte, a soli due mesi dall’appuntamento con la Festa di Sant’Alessandro, perchè l’ostacolo maggiore che bloccò l’edizione 2013 si sta ripresentando in tutta la sua serietà. “Mi sto chiedendo davvero chi ce l’abbia fatto fare a ricominciare – ammette il presidente dell’Associazione Pro-Sant’Alessandro, Franco Napoleone – Avevamo interrotto l’anno scorso, potevamo mantenere quella decisione e chiudere definitivamente. Oggi, di sicuro, sarei più sereno, mentre la tensione cresce rendendoci conto che il peso economico di questa manifestazione è enorme e che finora su quel piano stanno arrivando solo delusioni e notizie che non ci aiutano”. E che sgombrano però il campo dagli equivoci ingenerati da notizie circa finanziamenti regionali che di certo hanno solo che…non ci saranno.
Già, perchè anche la strada del sostegno finanziario regionale che si sarebbe potuta materializzare con la partecipazione alla manifestazione “Borghi e castelli in scena, percorsi tra tradizione, arte e cultura”, non porterà quasi sicuramente alcun beneficio alla Sant’Alessandro. A chiarirlo è stata una riunione esecutiva che si è tenuta l’altro ieri ad Acerra, che è il Comune capofila del progetto ammesso all’utilizzo di fondi europei attraverso il Por Campania. Il bando, a cui ha aderito anche il Comune di Ischia (con quelli di Nola, Cicciano e Roccarainola e Acerra ovviamente), ha ottenuto i 300mila euro richiesti per realizzare un programma di manifestazioni nei territori interessati nell’arco temporale compreso fra questo mese di giugno e il gennaio 2015. Ma, come avevamo anticipato, i fondi non saranno erogati sotto forma di contributi, bensì come fornitura di servizi, da aggiudicare attraverso bandi pubblici. E, infatti, ad Acerra i rappresentanti dei Comuni che hanno partecipato alla riunione hanno concordato la fornitura di spettacoli, di concerti, di servizi legati all’organizzazione delle singole manifestazioni. Soluzioni che si sono rivelate non compatibili con le caratteristiche della Festa di Sant’Alessandro.
“L’onere maggiore a cui dobbiamo far fronte – spiega Napoleone – è quello per l’accoglienza dei gruppi che partecipano alle serata folk e il giorno dopo al corteo storico. Si tratta degli sbandieratori e dei musici, che sono una presenza fondamentale per la nostra manifestazione, poi del gruppo dei figuranti di Marino, che viene ogni anno a Ischia, e dei gruppi dei gemellaggi nostri ospiti. Quest’anno, per esempio, gli scozzesi hanno accettato con entusiasmo e hanno comunicato l’intenzione di restare per un’intera settimana, coprendo a spese proprie i giorni in più rispetto ai tre concordati per la nostra accoglienza. Pensavo che almeno questa collaborazione con il progetto di Acerra potesse aiutarci a coprire i costi dell’ospitalità, ma mi hanno detto che non è possibile. Mi hanno offerto servizi come il noleggio degli abiti, di cui usufruiscono altre località partecipanti. Ma non è il caso nostro, visto che gli abiti d’epoca che realizziamo da noi sono la cifra del nostro corteo storico. Che senso avrebbe? E poi abbiamo le spese per la carrozza, per il gruppo di cavalieri che viene da fuori, come si fa a seguire il sistema del bando per questo tipo di presenze? E poi ci è stato detto che comunque i pagamenti sarebbero avvenuti sulla base delle fatture emesse, senza alcuna sicurezza circa i tempi della liquidazione delle varie somme. Ma per avere le fatture bisogna pagare, dunque anticipare i soldi. E allora se dobbiamo anticipare, senza sapere quando saremo rimborsati, che risolviamo? Il nostro è un problema di liquidità, così non lo risolviamo, è tutto troppo aleatorio”.
Insomma, la Festa di fine agosto, comprendente la IX edizione del Premio Buchner (il sabato sera), la serata folk del 25 e il corteo storico del 26, non sembra poter attingere, per le sue peculiarità, da progetti che hanno dato buona prova ma in contesti e in situazioni completamente diverse e meno caratterizzate. E così resta aperta la questione del finanziamento della prossima edizione della Sant’Alessandro. Che tanto preoccupa gli organizzatori dell’associazione del borgo. “Vale oggi più che mai l’appello che abbiano lanciato nei giorni scorsi agli imprenditori e ai cittadini isolani, affinchè ci sostengano con il loro contributo per portare a buon fine la manifestazione di quest’anno. C’è bisogno davvero dell’aiuto di tutti. E il tempo a disposizione comincia a ridursi. Perciò ribadisco l’invito e l’appello: dateci una mano! Abbiamo voluto riprovarci, sollecitati dalle tante reazioni che ci furono dopo la sospensione dello scorso anno, anche durante l’inverno avevamo registrato delle disponibilità, adesso auspichiamo di trovare un riscontro. Perchè sennò sarà davvero un problema allestire una Sant’Alessandro all’altezza della manifestazione che abbiamo costruito in oltre trent’anni di impegno”. Insomma, le prossime settimane saranno veramente determinati per il futuro della Sant’Alessandro. Quello più immediato e quello meno prossimo.