Il servizio, se così lo vogliamo chiamare con un termine forse eccessivo rispetto al caso specifico, risale a un po’ di tempo fa. Un bel po’, a dire il vero. Addirittura un paio d’anni, se non erro. E pure allora, quando era vivo e vegeto, non risulta che brillasse troppo, stando almeno alle valutazioni non proprio ottimali dei turisti che avevano tentato di utilizzarlo. Sarà per questo che nessuno si è stracciato le vesti quando è cessato. Un’indifferenza che la dice lunga su quanto fosse stato rimarchevole il contributo al turismo isolano di quell’ufficio informazioni allocato nel salone delle Antiche Terme Comunali, su concessione del Comune d’Ischia. Che, evidentemente, è il primo a non essersi accorto che l’ufficio non esiste più, stando alle numerose targhe che si notano sui muri “sgarrupati” del palazzo municipale. Ad indicare ormai la presenza… di un servizio fantasma.
Se si dovesse dare credito alle indicazioni “ufficiali”, esposte in bell’evidenza sul prospetto del Municipio su via Iasolino, non vi dovrebbero essere dubbi che il salone storico di rappresentanza delle Terme Comunali sia ancora la sede di un Ufficio informazioni per i turisti. Che, però, non c’è. Anzi, dopo un lungo periodo di totale chiusura, da qualche mese è noto – almeno agli ischitani – che la sala è temporaneamente utilizzata per le Messe dalla parrocchia di Santa Maria di Portosalvo e così sarà ancora finchè dureranno i lavori di ristrutturazione della chiesa neoclassica sul porto. Sul cancelletto che chiude l’ingresso del salone, un avviso con gli orari delle celebrazioni religiose chiarisce la situazione attuale. E rende ancora più inutile e perfino stridente la presenza degli altri cartelli e perfino di uno striscione mezzo scolorito riferiti alla vecchia funzione “turistica”, per così dire.
Proprio perchè siamo in una località turistica, bisognerebbe avere il buon gusto e il buon senso di sistemare certe cosucce e di non lasciare indicazioni sbagliate e fuorvianti in bella vista, in un posto di passaggio, a pochi passi dal porto più importante dell’isola, agli sguardi ogni giorno di centinaia di turisti. Ma che figura ci si fa a indirizzare, e anche con tanta insistenza visiva, verso un ufficio informazioni inesistente, che non solo non sta più lì dove è segnalato, ma non esiste proprio più neppure nei paraggi? E a che serve la pubblicità di una pro loco che è durata lo spazio di un’estate? Perchè bisogna mettersi nelle condizioni di farsi ridere dietro da chi, italiano o straniero, scopre che al posto dell’ufficio “turistico” c’è la provvisoria sede di una chiesa in restauro? Con l’aggravante che tutto questo si verifica nel palazzo del Municipio, praticamente sotto le sedie di Sindaco e assessori, che si confermano anche in questo caso dei campioni di distrazione (versione ottimistica) da Guinness. D’altra parte, un esempio perfetto del consueto approccio caotico, disorganizzato e spesso inconcludente ai problemi piccoli e grandi del paese.
Ma dal piano di sopra del palazzo di via Iasolino, qualcuno si vuole decidere a far rimuovere quei cartelli ridicoli intorno alla sala delle Antiche Terme Comunali? O dovremo aspettare ancora qualche anno per questa “grande opera”? Lo vedremo, quanto tempo ci vorrà…