Una Festa di Sant’Anna senza “botti” ma con tanti “fuochi” una novità che va oltre il 26 luglio…

IMG_0507“Ma è vero che non ci stanno i fuochi?”. Dall’inizio della Festa a stasera, poco prima del via alla sfilata di barche e magari anche durante, è stata ed è la domanda ricorrente di questa edizione 2014. Con una intonazione tra lo stupito e lo scandalizzato che chiarisce subito quale sarà per quest’anno l’aspetto più soppesato, discusso, vivisezionato della manifestazione. E anche il più criticato, in un modo o nell’altro. Che poi sarebbe stato lo stesso anche se ci fosse stato lo spettacolo pirotecnico canonico. Quando mai, il giorno dopo Sant’Anna, anche quando c’erano state delle “sparate” buone se non di ottimo livello, non c’è stata discussione e polemica sull’argomento? Perciò, alla fine, la “tradizione” sarà stata rispettata…

Piuttosto, la questione fuochi merita un po’ di attenzione a prescindere dalla festa di stasera, perchè non che dopo il 26 luglio potrà essere archiviata. E il fatto che durante la conferenza stampa di presentazione della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna si sia insistito nel definirla come una “scelta artistica” e che, soprattutto da parte dell’assessore al Turismo Mazzella, si sia voluto mettere in risalto che quella che sarà proposta non “è una seconda scelta, ma per noi è sempre stata la prima”, evidenzia la concordanza di intenti sulla linea adottata, ma non chiarisce la situazione. Che non riguarda solo Sant’Anna, ma anche altre manifestazioni estive. Quelle almeno che di solito propongono fuochi a mare di un certo livello, da non confondersi con le inutili e super rumorose “scatole cinesi” che imperversano ormai ovunque, a qualunque ora, anche per il compleanno del cane di casa e che – diciamola tutta – hanno proprio “abbuffato”.

Anche se in Rete si legge qualcosa in proposito, non si sa tirato fuori da dove, stasera il programma non prevede, in alternativa ai “botti tradizionali”, le batterie cinesi. Che ci starebbero proprio come i cavoli (cinesi ovviamente) a merenda. A mezzanotte ci sarà, per come è stata annunciata pubblicamente, una versione più lunga e più elaborata dell’incendio del Castello, che si è voluto valorizzare proprio come momento conclusivo della Festa. E che poi è da sempre il vero momento topico della manifestazione, quello più evocativo (per l’episodio storico dell’estate del 1809, certo, ma anche e forse soprattutto per i ricordi di vita degli spettatori), coinvolgente e perfino commovente per chi è legato alla Festa e alla sua particolare identità.

E nel progetto 2014, su quell’identità dovrebbe essere giocato il tutto. A cominciare dall’accompagnamento musicale che prevede la presenza di SIMONE CAROTENUTO, un artista che porta avanti la tradizione più autentica della musica napoletana e che, con il gruppo dei “TAMMORARI DELLA SCUOLA dEL FOLKLORE” proporrà un inedito composto apposta per Sant’Anna. Che, tuttavia, non sarà privata delle note dolci di “BLUE DOLPHIN”, perchè Ronga ha puntualizzato: “E’ tradizione e non si tocca!”.

All’incendio del Castello, che nelle realizzazioni più riuscite ha sempre previsto un coinvolgimento spettacolare anche della Torre dirimpettaia (per rispetto della storia, dunque della battaglia tra francesi e inglesi che imperversò tra Soronzano e la rocca), quest’anno si accompagneranno vari fuochi, dislocati nei punti principali dell’intera baia. Perchè nei primi anni di vita, la Festa del 26 luglio era annunciata da fuochi sulle colline che fanno teatro alla baia. E d’altronde,  il coinvolgimento di tutti i luoghi della baia, a terra e a mare, è stato il filo conduttore di questa edizione 2014, che troverà il suo epilogo e compendio nello SPETTACOLO “PIROMUSICALE” conclusivo.

Lo spettacolo di fuoco dii stasera costerà 25mila euro, cioè un  quarto del budget complessivo. Che non è poco e spiega che la scelta non è stata solo dettata da motivi di “spending review”. Piuttosto, a cambiare le carte in tavola sono le nuove norme entrate in vigore da poche settimane. Che impongono di “sparare” dal mare ad una DISTANZA non più di 150 METRI dall’ultima barca ormeggiata, com’era ancora l’anno scorso, ma a 500 METRI. Una bella differenza! Che a maggior ragione per Sant’Anna, con tutte le barche assiepate nella baia, avrebbe significato spostarsi lontanissimo, svilendo la resa dello spettacolo pirotecnico, in particolare per il pubblico presente al Ponte e pure a mare.

Inoltre, è obbligatorio ora utilizzare un “PONTONE” OMOLOGATO e pare che con tutti i requisiti di legge ce ne sia solo uno ormai, il cui utilizzo ha raggiunto cifre iperboliche. Nell’ordine, solo il pontone, di alcune decine di migliaia di euro. Ora, è accettabile e immaginabile che di questi tempi, ci si possa permettere di buttare a mare (letteralmente) tanti soldi? Un interrogativo che va ben al di là della Festa di Sant’Anna…E che impone una riflessione più ampia. A cominciare dalle alternative. Magari sarà l’occasione per uno sforzo di creatività da parte degli organizzatori delle feste. Come è stato per la “soluzione” di stasera. Intanto, vediamo di che si tratta…

 

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