Operazione “Villa Orizzonte”, ma quali tagli…L’Asl renda conto ai cittadini contribuenti!

IMG_0047Finora si era parlato sempre di “spending review”. Che poi è da qualche tempo la giustificazione – o meglio ancora l’alibi - addotta a sostegno della maggior parte delle scelte operate da enti e istituzioni pubbliche. Soprattutto quando comportano sacrifici pesanti per i cittadini e c’è da mettersi al riparo, da parte degli artefici di quelle novità, da critiche, contestazioni e polemiche. E così, su questa scia, è finita nel calderone anche l’improvvida (per usare un eufemismo) scelta dell’Asl Na2 Nord di accorpare presso l’ex Hotel Stefania di Casamicciola il Centro di Salute Mentale, la guardia medica di Forio e addirittura la Sir denominata “Villa Orizzonte”. Una decisione “risparmiosa”, dunque? Questa, forse, era l’intenzione iniziale. Ma alla luce dei numeri che girano in questi giorni, non pare proprio che il risultato possa essere quello. Anzi, l’impressione è che la probabilità di ottenere l’effetto opposto sia altissima. Il che rende ancora meno comprensibile e assolutamente ingiustificabile il prezzo umano che si pretendendo di far pagare ai residenti della Sir isolana.

A parte lo spostamento del Centro di Salute Mentale, necessitato da uno sfratto esecutivo, per gli altri servizi il trasferimento non ha motivazioni diverse da quelle di un taglio degli affitti. La maggiore attenzione, da questo punto di vista, si è appuntata sul canone di “Villa Orizzonte” che sarebbe di 100mila euro all’anno. Una cifra giudicata evidentemente eccessiva per una residenza che da qualche anno, in linea con le nuove normative vigenti, non può accogliere più di dieci persone (nei primi anni ce ne stavano diciassette). C’è da tener presente, però, che l’ultimo contratto di “Villa Orizzonte” attribuiva al proprietario gli oneri per la manutenzione e per alcuni lavori di adeguamento. E che, di contro, l’Asl si impegnava, nel caso in cui avesse deciso di recedere dal contratto prima della scadenza (come è avvenuto), ad effettuare tutti i lavori di ripristino dell’immobile, per una spesa che non dovrebbe essere affatto trascurabile.

Gli altri numeri a disposizione per fare qualche operazione aritmetica sono quelli che si riferirebbero all’affitto e alle condizioni di locazione dell’edificio di Casamicciola finito nell’occhio del ciclone. Secondo dati circolati negli ultimi giorni, il canone annuale per l’ex Hotel Stefania sarebbe di circa 140mila euro. E il pagamento sarebbe scattato già dall’anno scorso. Perdipiù, la quantificazione della spesa per i lavori di adeguamento previsti (ma che devono essere rimasti sulla carta, perchè non ci risulta siano stati effettuati) sarebbe di 250mila euro. Una bella somma, non c’è che dire!

A questo punto, incrociando questi numeri e abbozzando il conto della serva, non sembra proprio che il gioco valga la candela. Se si mettono a confronto “Villa Orizzonte” e l’ex albergo di Casamicciola, il secondo costa decisamente di più, solo come canone, e peraltro fino alla scadenza del contratto di Barano, si sarebbero pagati due canoni per parecchi mesi, il che non ci pare un risparmio, semmai un aggravio. Tanto più che la “nuova” struttura si porta dietro tutte le criticità amministrative che sono deflagrate in questi giorni, dopo gli accertamenti e le ordinanze del Comune di Casamicciola, ma che a Monteruscello avrebbero dovuto valutare e ponderare con attenzione prima di imbarcarsi in questa impresa.

Si dirà che la soluzione (sic!) casamicciolese è più favorevole perchè lì sarebbero allocati tre servizi al posto dell’unico a “Villa Orizzonte”. Ma le obiezioni sono fin troppo facili. Innanzitutto, perchè non è stata neanche presa in considerazione dai vertici dell’Asl la proposta dei sei Sindaci isolani di allocare a “Villa Orizzonte” anche il Centro di Salute Mentale, che sarebbe stata (e resta) la soluzione più lineare, consona e saggia nell’insensata prova di forza che si è innescata in queste settimane? Sistemando gli ambulatori che si vorrebbe spostare da Forio in una delle strutture già in dotazione all’Asl, dove sicuramente qualche locale -volendo – si trova, si spenderebbe alla fine molto meno di quanto comporta l’affitto dello stabile casamicciolese. Inoltre, senza dover buttare altri 250 mila euro di “ristrutturazione” e risparmiando pure il costo del “restyling” prima della riconsegna di “Villa Orizzonte” al proprietario. Che, peraltro, sembra si sia anche dichiarato disponibile ad una revisione in basso del canone. Senza contare, che si continuerebbero a garantire ai residenti della Sir e agli utenti del Centro standard qualitativi invariati rispetto a quelli di cui hanno usufruito finora.

Ma a Monteruscello, che conti hanno fatto? E poi, che risparmio è quello che si fa sulla pelle dei più deboli e a discapito della qualità dei servizi? Mistero.

Comunque, sarebbe anche doveroso che Ferraro e i vertici dell’Asl comunicassero con precisione tutti i dati economici relativi agli affitti e alle spese che entrano in questa storia. I cittadini hanno il diritto di conoscere tutti gli aspetti, i risvolti, i numeri relativi a scelte dal così forte impatto sociale. Perchè sono loro che pagano il conto, di tasca propria. Insieme agli stipendi di chi decide. E le conseguenze anche economiche di quelle decisioni e degli eventuali errori che comportano.

 

 

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