Il sindaco Castagna: “Se l’Asl farà una forzatura per Villa Stefania, se ne assumerà la responsabilità”

IMG_0847“La struttura non ha avuto l’agibilità, lunedì (domani) se ne occuperà l’Ufficio tecnico, con un altro provvedimento specifico, che segue all’ordinanza emanata qualche giorno fa per il ripristino dello stato dei luoghi”. Il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna ci ha anticipato un imminente nuovo intervento del Comune sulla situazione dell’ex Hotel Stefania, dove l’Asl ha già allocato il Centro di Salute mentale e dove intende trasferire addirittura una struttura sanitaria assistenziale come “Villa Orizzonte”, senza aver provveduto preliminarmente a munirsi del cambio di destinazione d’uso necessario per un diverso utilizzo dell’ex albergo, ubicato nel cuore di una delle zone termali più pregiate di Casamicciola e dell’intera isola. Una zona che è vincolata all’attività turistico-termale, dunque nulla a che vedere con i servizi sanitari, anche ad alto contenuto assistenziale, che a Monteruscello hanno deciso di spostarvi, a quanto pare senza tenere in alcun conto le sue specifiche caratteristiche ambientali (compreso il fatto che lì si è in piena zona rossa e che solo pochi anni fa quel posto è stato letteralmente devastato da un’alluvione) nè i vincoli che vi gravano. E che valgono per i privati cittadini, ma in uguale misura anche per gli enti pubblici, che certamente non sono “legibus soluti”, cioè esentati dal dover rispettare le norme vigenti.

Il Comune di Casamicciola, quindi, dopo il sopralluogo effettuato qualche giorno fa, trovando dentro l’edificio di via Nizzola il Centro di Salute mentale che non ci sarebbe dovuto stare, ha provveduto a intimare all’Asl il ripristino dello stato dei luoghi, cioè sostanzialmente di lasciare l’ex albergo entro 90 giorni. “Se l’Asl vuole utilizzare la struttura deve munirsi delle necessarie autorizzazioni”, ci ha detto il Sindaco. Ma con i vincoli che gravano su quella zona, è possibile ottenerle le autorizzazioni o è escluso a priori? “C’è il problema del condono – ha chiarito Castagna – Per ottenerlo c’è da seguire tutto l’iter previsto in questi casi, compreso un passaggio in Consiglio comunale. Sono queste le regole, che non dipendono da noi, ma che vanno applicate in tutti i casi. Per come stanno ora le cose, le leggi impediscono di utilizzare la struttura per attività sanitarie e assistenziali”.

E se l’Asl trasferisse comunque all’ex Hotel Stefania i residenti di Villa Orizzonte e poi non ottemperasse all’ordinanza già emessa, come si risolverebbe il problema? “Noi non possiamo impedire all’Asl di fare le sue scelte – la risposta del Sindaco – In questa vicenda ognuno si assume le proprie responsabilità. Anche l’Asl si assumerà le proprie, se dovesse fare una forzatura”.

Già, la forzatura…E’ proprio questo il rischio o la prospettiva più probabile, visti gli ultimi sviluppi e le prese di posizione determinate a portare fino in fondo il trasferimento di Villa Orizzonte registrate finora a  Monteruscello. Senonchè, in questo quadro,  l’incognita più grande non attiene al profilo giuridico-amministrativo di questa vicenda, che comunque richiederà tempi non troppo brevi per giungere a qualche risultato concreto, ma al destino delle dieci persone che si ritrovano a dover subire tutto ciò. I dieci residenti della Sir “Villa Orizzonte”, che rischiano ora di veder compromesso il percorso di riabilitazione e di reinserimento nella loro isola che tanto bene era progredito in questi anni, con risultati straordinari.

Se saranno nonostante tutto spostati nell’edificio di Casamicciola, privo dei requisiti minimi ma anche delle autorizzazioni necessarie, con la probabilità di dover lasciare quella sistemazione dopo qualche tempo, una volta lasciata pure “Villa Orizzonte” e fatta saltare ogni possibilità di tornarci, che ne sarà di quegli isolani? Che fine faranno? Saranno ancora una volta spostati armi e bagagli chissà dove, magari perfino in qualche struttura della terraferma, seppellendo così in via definitiva tutto il lavoro fatto in questi diciassette anni di esistenza della Sir ischitana? D’un colpo sarà cancellata una struttura di cura e riabilitazione psichiatrica che è stata una conquista fondamentale per Ischia? L’Asl priverà l’isola di un altro servizio indispensabile, penalizzando direttamente il diritto alla salute di quei dieci assistiti e contemporaneamente quello di tutti gli iisolani? Le risposte cominceremo ad intravederle già in questa nuova settimana che si apre. Speriamo che a Monteruscello ricordino bene la loro “missione”, che dovrebbe essere a vantaggio dei cittadini, per la loro salute, e non trasformarsi in una prova di forza nè in una sterile e deleteria affermazione di potere.

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