Il Vescovo Pietro sul Castello Aragonese non ha dimenticato il dramma di Villa Orizzonte

IMG_0699Era tra i relatori della conferenza di presentazione dello scavo e del progetto di valorizzazione della città sommersa di Aenaria. Ma quando ha preso  la parola sul Castello Aragonese, davanti ad un folto pubblico anche di non isolani, il vescovo di Ischia, Pietro Lagnese, non ha dimenticato di ricordare che questo venerdì 19 luglio è stato segnato da un evento gravissimo rispetto al quale nessun ischitano (ma nessuna persona civile in generale) può considerarsi estraneo. “Sono rattristato”, ha iniziato il presule, raccontando di essere appena tornato da Villa Orizzonte e sintetizzando, anche a beneficio di chi non ne fosse informato, la storia del trasloco della Sir dalla sua sede storica a Barano in un’altra priva dei requisiti fondamentali a Casamicciola.

Poi, con un puntuale e appropriato collegamento a quanto si era già detto nel corso della conferenza circa la qualità della vita e di come questa passi anche per un recupero della bellezza, monsignor Lagnese ha sottolineato come sia importante riscoprire “quella più grande che è in noi” e come l’impegno di tutti vada orientato a “recuperare  la bellezza della dignità umana che non può essere calpestata”. Una esortazione buona e giusta. Specialmente in una giornata in cui si è oltraggiata la bellezza di un’esperienza autentica e felice di recupero e di promozione umana ed è stata calpestata in modo inaccettabile la dignità di uomini e donne già feriti da un passato durissimo.

What Next?

Recent Articles