Altra raccolta record, Ischia risponde alla grande all’emergenza sangue in Campania

IMG_0365Un altro grande risultato, stamattina, nell’unica giornata di raccolta del sangue prevista per questo mese di agosto. All’azione di informazione-sensibilizzazione compiuta nei giorni scorsi dalla Fidas-Advs gli isolani hanno risposto ancora numerosi. Nel corso della mattinata si sono presentate al presidio San Giovan Giuseppe oltre quaranta persone, per un bilancio finale di quasi 40 sacche di sangue raccolte. Tra le quali, una ventina del gruppo O positivo e quattro dello O negativo. Un altro contributo prezioso, subito inviato al Centro di riferimento regionale del “Cardarelli” di Napoli, da dove era stato ribadito nei giorni passati il perdurare di un grave stato di carenza di sangue proprio del gruppo O, sia positivo che negativo.

Stavolta l’appello dell’Advs non era stato mirato come nell’ultima donazione di luglio, quando un invito accorato era stato indirizzato quasi esclusivamente ai volontari del gruppo O, ma la mobilitazione spontanea di questi ultimi è stata ancora importante e soprattutto efficace. Come dimostrano i dati finali. Un’altra dimostrazione di quanto sull’isola la cultura della donazione sia fortemente radicata e di come possa anche garantire una mobilitazione extra in caso di emergenza. Come quello che si sta verificando in questa estate, che ha segnato un netto regresso rispetto all’autosufficienza nell’approvvigionamento di sangue ed emoderivati che la Campania aveva conquistato e confermato costantemente negli ultimi anni.

Peraltro, confrontando il numero delle sacche raccolte ad Ischia dall’inizio dell’anno ad oggi, pari a 472, con i dati degli anni precedenti, ci si accorge che si tratta del miglior risultato in assoluto negli ultimi quattro anni. Ben 59 sacche in più rispetto a quelle registrate nell’agosto 2013. Ciò che fa ben sperare circa la possibilità che questo possa rivelarsi, a dicembre, un anno record per le donazioni sull’isola. Tanto più che in questo bilancio parziale dei primi 8 mesi del 2014 rientrano anche le donazioni “monche” della scorsa primavera, quando la direzione sanitaria del “Rizzoli” era arrivata perfino a sospendere le raccolte, a causa delle rivendicazioni degli operatori degli straordinari non corrisposti dall’Asl da alcuni anni. Una fase di semi-paralisi superata, senza cancellare le date già programmate, solo grazie all’impegno moltiplicato dell’Advs-Fidas e del nocciolo duro dell’équipe guidata dal dottor Caruso, che successivamente si è rinnovata nella presenza di altri infermieri volontari, tutti fortemente motivati. E poi decisivo è stato l’apporto dei volontari, che hanno resistito a tutte le avversità pratiche, dimostrando l’importanza del loro impegno in prima linea e la saldezza dei valori che li motivano ogni volta a presentarsi in via Mirabella. Un bell’esempio da parte dell’isola. Chè se trovasse riscontri in tutti gli altri centri della Regione, a cominciare da quelli cittadini, avrebbe già consentito di superare da un pezzo – e forse di non arrivarci mai – l’emergenza sangue che tanti disagi sta ancora procurando a quanti hanno bisogno di trasfusioni.

 

 

 

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