Conclusa l’apertura serale del Castello Aragonese, un grande successo annunciato

IMG_0592E’ stato un successo (quasi) annunciato. Perchè grande, perfino sorprendente, era stato l’interesse che aveva suscitato fin dall’inizio la novità dell’apertura serale del Castello Aragonese. Non più l’abituale chiusura “al tramonto”, secondo la classica formula adatta ad ogni stagione, ma ben oltre l’imbrunire, fino alla mezzanotte. E’ durato poco più di un mese l’esperimento, concluso alla data stabilita del 24 agosto, e in tanti hanno voluto fare esperienza di una passeggiata in notturna sull’isolotto, approfittando anche dell’opportunità di visite guidate. Arricchite da incontri fuori dal tempo, che hanno esaltato il fascino degli antichi richiami della rocca su cui per secoli si è concentrata la storia di Ischia. E dopo il boom di presenze del 25 maggio, nella giornata a loro dedicata, gli ischitani hanno dato un’altra dimostrazione dell’innamoramento che sembra averli colti per il monumento simbolo della loro terra.

Si era presentato come un’assoluta novità, alla fine di luglio, il prolungamento dell’orario quotidiano di apertura del Castello. Certo, anche in precedenza non era mancata la possibilità di visitare l’Insula Minor di sera, in occasione di vernissage, concerti, festival e tante altre iniziative culturali. Come era capitato anche quest’anno, all’inizio dell’estate. Ma si trattava di appuntamenti in punti ben precisi dell’antico maniero, dunque di percorsi limitati. Nulla a che vedere con l’opportunità di replicare di notte la passeggiata completa e la visita di tutti i luoghi salienti degli itinerari di Ponente e di Levante, come avviene di solito in pieno giorno, alla luce del sole. E chi ha avuto la voglia di farlo, nei giorni scorsi, ha potuto godere di spettacoli, panorami, atmosfere straordinari e indimenticabili. Complice una illuminazione delicata, non invasiva, capace di valorizzare al massimo i percorsi  e le loro peculiari suggestioni senza interferire con essi, in aggiunta alle fonti luminose fortemente scenografiche che rendono visibile il Castello anche di notte ormai per buona arte dell’anno.

Impagabili gli scorci più selvaggi del Castello sfiorati dalle luci soffuse, le architetture antiche che si rivelano dolcemente allo sguardo emergendo dal buio, le vedute dell’Insula Maior (purtroppo in alcuni casi violentate da illuminazioni a dir poco scandalose) dalle varie prospettive che offre la rocca, il maestoso panorama notturno della costa dai Campi Flegrei alla Penisola Sorrentina, i fari del Castello e di Capri che sembrano parlarsi, la placida distesa dai riflessi dorati del mare sotto l’isolotto.

Emozioni che in alcune serate sono state moltiplicate dalle  visite guidate proposte da PLATYPUS ITINERARY, molto originali e coinvolgenti. Non solo la spiegazione, comunque ben fatta e ricca di storie e aneddoti accuratamente dosati per mantenere sempre viva l’attenzione, ma anche la teatralizzazione curata dalla COMPAGNIA ARTU’. Un gruppo di giovani autori e interpreti, che ha creato degli incontri molto interessanti, nei luoghi legati al loro ricordo, con alcuni protagonisti della storia del Castello, da ALFONSO D’ARAGONA a CARLO POERIO , da BEATRICE DELLA QUADRA a VITTORIA COLONNA. Tutti appuntamenti che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico, tanto che sono aumentati in corso d’opera, rispetto alle poche date previste prudentemente all’inizio. Con una conclusione in crescendo, visto che domenica scorsa, dinnanzi al numero sorprende di visitatori, sono state organizzate tre repliche delle varie performance, per accontentare tutti gli ospiti.

“E’ andata molto bene, la nostra idea ha avuto una risposta forte e, quello che è più sorprendente, soprattutto da un pubblico di ischitani, che ci ha fatto enormemente piacere”, è il commento di NICOLA MATTERA, che non nasconde la soddisfazione per il buon esito dell’iniziativa. Dunque, più che i turisti, la visita in versione notturna del Castello ha conquistato gli isolani. Chi l’avrebbe detto alla vigilia? “Probabilmente, ha giocato un ruolo la curiosità di vedere di sera ciò che si conosce per come lo si è visto di giorno. E poi c’è stato il volano delle visite teatralizzate di Platypus e Artù. Rispetto a quelle previste, le date sono raddoppiate e c’è stato sempre il tutto esaurito”.

Minoritaria, invece, la percentuale dei turisti, anche questo un risultato per certi versi imprevisto, perchè si poteva ipotizzare il contrario. Come mai? “Forse perchè il Castello è stato storicamente chiuso di sera – spiega Mattera – e, nonostante si sia fatta, la pubblicità non è stata sufficiente a far prendere confidenza con questa novità, tra l’altro limitata ad un breve periodo. Piuttosto, invece, dei turisti che hanno apprezzato il Castello illuminato di sera, sono stati poi invogliati a visitarlo di giorno”.

Visto il successo dell’esperimento, l’anno prossimo ci sarà una replica? “Dobbiamo ancora parlarne, quindi non posso anticipare nulla. Ci sarebbero comunque da apportare delle piccole correzioni, ritoccando le date e gli orari, calendarizzando gli appuntamenti con le visite teatralizzate. E sempre nel periodo clou dell’estate, prima che le ore di luce diminuiscano. Ma personalmente, sarei propenso a rifarlo”. E tanto più dopo l’exploit registrato nelle ultime settimane, sarebbe un peccato se la possibilità di visitare il Castello con le luci della notte rimanesse un’iniziativa episodica, senza continuità.

 

 

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