Forse a Monteruscello non lo sanno (?), ma nelle ultime settimane è stato necessario e vitale anche per garantire al “Rizzoli” i normali rifornimenti di sangue per trasfusioni. Già, nel pieno dell’emergenza sangue decretata in tutta la Campania, quando c’è stato bisogno di sangue del gruppo O, si è dovuto far ricorso all’elicottero per andare a prendere le sacche fuori regione. Per inciso, con costi notevoli che dovrebbero suggerire anche all’Asl Na2 Nord di fare di più sul piano della raccolta sangue, visto che grande com’è e con ben 5 ospedali nel suo territorio, non è stata ancora capace di attivare una Unità di raccolta sangue in terraferma e può contare solo su quella di Ischia. E grazie esclusivamente alla buona volontà dei cittadini donatori e operatori, perchè se fosse stato per l’”efficienza” aziendale sarebbe chiusa da un pezzo. Eppure, con tutti queste faccende da seguire e curare, servizi da attivare e ottimizzare anche in un’ottica di riqualificazione della spesa, il manager FERRARO in piena estate si è andato a preoccupare di tagliare i fondi per l’eliporto. Urgenza da spending review? Mah, fatto sta che la coincidenza temporale con il “caso” Villa Orizzonte ed avendo il Comune di Casamicciola come “controparte” in entrambi i casi, tra gli amministratori della cittadina termale si è fatto strada qualche dubbio che si possa trattare di una “ritorsione”. Come stamattina è stata definita senza mezzi termini dal sindaco CASTAGNA e dal presidente del Consiglio comunale D’AMBROSIO nell’incontro in Municipio sulla vicenda Villa Stefania.
Solo pochi mesi fa, l’Asl si era accordata con il Comune, allora guidato dal commissario prefettizio, per destinare all’eliporto 160mila euro per il 2014. E questa cifra era stata inserita in un’apposita delibera firmata dal direttore generale. Considerato che il costo annuale della struttura è di 220mila euro, fatta la sottrazione, restavano da reperire altri 90mila euro. A tale proposito, Casamicciola aveva avviato una trattativa con gli altri Comuni, per ottenere che contribuissero a coprire quella somma con quote proporzionali al numero di abitanti. E l’accordo era stato anche trovato. Senonchè, è arrivata pochi giorni fa, come una bomba, la comunicazione di una nuova delibera, con la quale Ferraro ha deciso di ridurre i fondi per l’eliporto isolano a 90mila euro per quest’anno. Da 160mila a 90mila, una bella rasoiata!
La giustificazione addotta per questa revisione improvvisa è, per certi versi, ancora più stupefacente. Il Comune di Casamicciola consente anche l’effettuazione di alcuni voli privati (forse non si arriva neppure alla ventina) per reperire le risorse necessarie per la manutenzione ordinaria della struttura. Ai privati si fanno pagare 500 euro a volo. Così Ferraro ha fatto moltiplicare il numero degli interventi effettuati per conto dell’Asl (probabilmente utilizzando dati dello scorso anno) per quella cifra, arrivando al risultato di 90mila euro! La domanda sorge spontanea: ma questi conti non avrebbe dovuto farli all’inizio dell’anno? E come mai a Monteruscello si sono rizelati solo ora, quando quel taglio rischia di mandare all’aria un SERVIZIO ESSENZIALE PER L’ISOLA?
Già, il punto è questo. La “solerzia risparmiosa” a posteriori dell’Asl minaccia seriamente l’attività dell’eliporto che è praticamente al servizio dell’ospedale dell’isola e che si configura come un infrastruttura letteralmente VITALE, perchè vi dipendono vite umane. Ogni giorno 24 ore su 24. Ma a Monteruscello, dove - per loro fortuna - non sanno cosa voglia dire dipendere per la propria vita o per quella dei propri cari dall’eliporto, si occupano solo di aritmetica. Poveri noi!