E’ l’unico “effetto speciale” che resta dopo la conclusione dei festeggiamenti per l’anniversario del Porto. In realtà, niente di straordinario, intendiamoci, roba di ordinaria amministrazione in qualunque paesuccolo dotato di un minimo di organizzazione e attento alla cura del patrimonio pubblico. Ma per Ischia, invece, dove le cose continuano ad andare in tutt’altro modo, si tratta di qualcosa di straordinario. Non foss’altro perchè da anni non si riusciva a fare una “lavata di faccia” al salone delle Antiche Terme Comunali. E non c’è dubbio che se quello spazio non fosse servito per l’evento, sarebbe stato condannato a rimanere un letamaio chissà per quanto altro tempo ancora…secondo il miglior stile “made in Ischia”.
Il primo movimento lo si era visto qualche settimana fa, quando all’improvviso, un bel mattino, alcuni operai su un carrello elevatore avevano provveduto al distacco delle parti pericolanti dei cornicioni della facciata del palazzo comunale che dà su via Iasolino. Sembrava una semplice precauzione, invece era il prologo del veloce restyling realizzato nei giorni precedenti alla Festa, rigorosamente limitato all’ingresso delle Antiche Terme e al Salone, dove è stata allestita la bella collettiva di pittori ischitani contemporanei, ovviamente dedicata al porto.
Dopo anni di totale abbandono, finalmente i muri esterni e interni hanno ripreso colore, è stata risistemata e biancheggiata la balaustra sulla strada, sono tornati visibili i motivi decorativi all’ingresso del salone, che è stato anch’esso “impupazzato” a dovere. Ci voleva! Per rispetto all’illustre passato delle Terme, ma anche per mettere fine a un vero e proprio scandalo che si protraeva da fin troppo tempo, su una strada centralissima e supertrafficata e sotto gli occhi dei turisti che ci passavano continuamente davanti e non potevano fare a meno di notare quell’angolo degradato sotto il Comune. Il cui edificio, peraltro, al di fuori della parte appena rinfrescata resta in condizioni pietose, anche sulla parte “non trattata” di quella stessa facciata.
A completare l’operazione di ripristino, sono arrivati perfino i ciclamini nelle vasche di marmo all’ingresso e nelle ciotole all’esterno, al posto della “monnezza” e delle deiezioni dei piccioni che prima coprivano ogni millimetro. Chi l’avrebbe detto che, seppure ormai a fine estate, avremmo assistito a questo “miracolo”! E, invece, la festa ci ha regalato questa novità, che almeno per un po’ dovrebbe durare. Speriamo fino alla prossima stagione turistica, magari compresa (?). Almeno qualcosa che rimarrà. Certo sarebbe stato meglio se si fosse riusciti a passare otturare i buchi e a passare una mano di pittura anche sul resto del prospetto e pure ad allargarsi all’ingresso del Municipio, che con i rappezzi di un altro colore al posto dei bei vasi di terracotta, rimossi chissà perchè e spariti chissà dove, è veramente impresentabile. Ma sarebbe stato pretendere troppo dalla Città d’Ischia. Dove per un po’ di manutenzione bisogna aspettare feste ed eventi. Speriamo che per il prossimo intervento non se ne debbano passare altri dieci anni…
