La scadenza è fissata al 30 settembre. Dunque, tra poche ore, il mandato del direttore generale dell’Asl Na2 Nord sarà concluso, com’era ampiamente noto e risaputo. Il che non non vuol dire che da mercoledì avremo già un cambio al vertice dell’Azienda di Frattamaggiore-Monteruscello. Anzi, non sarà sicuramente così, perchè GIUSEPPE FERRARO resterà ancora al suo posto fino a metà novembre, periodo entro il quale la Regione dovrà procedere alle nomine dei nuovi manager. E nel caso dell’Aslona a nord di Napoli non c’è dubbio che ci sarà un avvicendamento, mancando i presupposti per una riconferma dell’attuale, discusso direttore. Che nel frattempo ha già provveduto a revocare gli incarichi agli altri due componenti della triade di vertice, il direttore sanitario e il direttore amministrativo, per cui sarà solo al comando nelle prossime settimane.
A rendere improponibile l’ipotesi di una conferma di Ferraro c’è il fattore anagrafico, giacchè il manager ha superato il limite d’età che gli consentirebbe eventualmente di continuare a svolgere il suo incarico in caso di rinnovo. E poi sembra esserci anche la volontà dell’interessato di ritirarsi, almeno stando alle affermazioni fatte qualche giorno fa in occasione di una riunione con i sindacati, durante la quale è stata esplicitata – e ascoltata dagli altri partecipanti – questa sua chiara intenzione. Perciò il triennio di Ferraro è destinato a non avere repliche. E, a parte quanti lo hanno sostenuto e continuano a sostenerlo anche politicamente e quanti hanno condiviso in questi anni le sue scelte e il suo modus operandi, non dovrebbero esservi molti rimpianti per la conclusione di un capitolo della storia recente dell’Asl, che certo non ha portato vantaggi significativi all’utenza, nè sul piano quantitativo nè qualitativo dei servizi sanitari, facendo semmai registrare un netto arretramento in molti settori assistenziali. Anche sulla nostra isola, con il caso – purtroppo non unico ma paradigmatico – della regressione della salute mentale e del pasticcio (per usare un eufemismo) fatto con il trasferimento di Villa Orizzonte nell’ex Hotel Villa Stefania.
Il vero conto alla rovescia rispetto alla gestione Ferraro, dunque, potrà partire solo da mercoledì prossimo, primo ottobre, quando inizierà il periodo di passaggio alla nuova direzione. 45 giorni, durante i quali l’attuale manager dovrà occuparsi dell’ordinaria amministrazione. E lo farà da solo, avendo già provveduto a congedare i direttori sanitario e amministrativo che lo hanno coadiuvato nell’ultimo triennio. Nel frattempo, il presidente della Regione dovrà procedere alla nomina del successore, che comunque dovrebbe subentrare nell’incarico a metà novembre.
Perciò, si prospettano altre settimane di limbo per quanto riguarda le varie questioni che sono rimaste sospese nel nulla, per vari motivi, negli ultimi tempi. A cominciare proprio dalla situazione della Sir, che è rimasta “appesa” nonostante il risultato del giudizio innanzi al Tar, con la conseguenza che gli utenti continuano a sopportare notevoli disagi e a vivere in una condizione di precarietà che è l’opposto di ciò che in un paese civile dovrebbe essere garantito a persone che nella vita hanno già sofferto tanto.