Sembra un percorso nella jungla, dove ci si deve fare strada tra le “liane” che scendono dall’alto, invadendo tratti di marciapiede che già risultano difficilmente praticabili, tra buche e dislivelli da rompersi l’osso del collo. E così ostacolo si aggiunge ad ostacolo, trasformando la parte alta di via Giovan Battista Vico in un percorso impossibile e ad alto rischio. Se, infatti, in condizioni “normali” (sic!) bisogna tenere lo sguardo fisso verso il basso, per evitare le insidie del marciapiede “supersgarrupato”, contemporaneamente bisogna guardarsi anche dalle “rustinie” che scendono dall’alto e che obbligano in alcuni punti a camminare chini per potersi salvare dallo spiacevole impatto con le ramaglie spinose. Per non parlare dei tratti in cui lo stesso marciapiede è completamente invaso da erbacce e canne, costringendo il malcapitato pedone a dover camminare sulla strada, a rischio di essere investito dai veicoli di passaggio.
Si trattasse di un sentiero nel bosco, si potrebbe anche capire, ma questa è la situazione in cui versa una strada certo non centralissima, ma che attraversa una zona densamente abitata e che viene utilizzata di questi tempi anche da turisti alla scoperta dell’isola. Oltre che dagli isolani lasciati a piedi dai bus che non sempre passano o lo fanno in ritardo. A prescindere da tutto ciò, è comunque assurdo che una strada importante di collegamento sia ridotta ai limiti della impraticabilità.
Ischiambiente dovrebbe programmare interventi almeno ogni quindici giorni su quell’arteria (peraltro sempre molto sporca), provvedendo al taglio della vegetazione aerea, che limita e in qualche caso impedisce l’utilizzo dei marciapiedi, con conseguenti disagi e soprattutto rischi per i pedoni. A quando una bella potatura?