Al piano di sopra, qualcuno deve aver pensato che bastasse una tinteggiata “mirata” dell’ingresso e dell’interno del salone delle Antiche Terme Comunali per annullare tutto il resto. Operazione impossibile, dato lo stato penoso in cui versa l’edificio che ospita il Municipio di Ischia. Soprattutto sulla facciata in cui si apre il salone, che si presenta ancora in condizioni di “sgarrupatezza” imbarazzanti, nonostante il limitato intervento di restauro “apparecchiato” qualche settimana fa per la Festa del Porto. Intervento che non ha riguardato tutto il contorno, tanto che il muro presenta diversi punti scrostati e crepe evidenti, mentre gli intonaci pericolanti del cornicione del tetto sono stati eliminati qualche giorno prima della manifestazione per l’anniversario del porto, mettendo almeno in sicurezza il marciapiede e la strada sottostanti. E in aggiunta allo squallore del muro rovinato, ci sono gli infissi delle finestre, in legno e decisamente datati, che si reggono per miracolo. E non tutti, visto che proprio di fianco al salone, si è stati costretti a chiudere una finestra con delle vecchie assi di legno, perchè probabilmente l’intelaiatura marcia aveva ceduto. Uno spettacolo che dire indecoroso è poco. Tanto più perchè riguarda il palazzo municipale, su una strada trafficatissima e in primo piano.
E, infattti, la bruttura non è passata inosservata. Scorrendo le firme e i brevi pensieri lasciati dai visitatori della mostra che è in corso proprio nel salone delle Antiche Terme, ci si imbatte, imprevedibilmente, in ben due messaggi di turisti dedicati proprio a quello sconcio. La signora Capologo Lucia ha scritto: “L’esterno delle strutture fatiscenti non è certamente in armonia con le bellezze dell’interno”.
Ancora più esplicito il commento di Anna Amicarelli, di Agnone, in provincia di Isernia: “E’ una stupenda iniziativa – l’inizio sulla mostra – che va continuata e ampliata, perchè le opere esposte meritano. Il locale si presta, ma la fatiscenza dell’edificio non fa onore ad una bella cittadina come Ischia Porto”. Segue anche una lamentela sul servizio autobus, ma quella è un’altra (brutta) storia…La sostanza è che se due persone hanno colto l’occasione offerta loro dal libro delle firme, chissà quante altre, anche solo passando, avranno fatto lo stesso pensiero, avuto la stessa brutta impressione, immaginato commenti simili. Insomma, la “figurella” per la Città d’Ischia e per noi tutti c’è stata e la si continua a fare ogni giorno, perchè è impossibile non accorgersi dello stato di degrado del palazzo municipale.
Ora, ci vorranno troppi soldi per rinfrescare tutte le facciate e il Comune non potrà permettersi la spesa. Ma caspita, possibile che si sia ridotti a dover inchiodare una finestra in quel modo obbrobrioso, senza riuscire neppure a fare un infisso nuovo? Ma il decoro minimo del Municipio non dovrebbe essere garantito? Quanto costa una finestra nuova, almeno una? Possibile che non si trovino neppure i soldi per quello nel bilancio comunale? Neppure una briciola della cospicua somma incassata con la tassa di soggiorno? Dobbiamo fare una colletta, organizzare una pesca di beneficenza, una “riffa” per racimolare la cifra necessaria? Suvvia. Chi siede al piano di sopra del palazzo, scenda a piedi, giri l’angolo e dia un’occhiata a quello sconcio e si regoli come – si spera – farebbe a casa propria…