E’ sparita all’improvviso. Così come si era materializzata. Qualche giorno dopo la sua comparsa, sul margine esterno della spiaggia del Muro Rotto, non c’è più traccia della “cascata” che tanta curiosità aveva suscitato la settimana scorsa tra quanti avevano assistito allo spettacolo, certamente inconsueto. La grande doccia d’acqua calda che per alcuni giorni era finita direttamente a mare, è tornata ad essere un’eccezione. E, d’altra parte, non vi erano precedenti in quella zona. Dove però, a causa dell’esistenza del megacantiere del parcheggio in costruzione, non si può escludere che altra acqua in libera uscita possa ricomparire in corso d’opera, a seconda dei lavori che saranno effettuati.
Tanto più che il grosso tubo da cui l’acqua veniva convogliata in mare dall’area del cantiere è rimasto al suo posto, per cui potrebbe essere ancora utilizzato così come è già accaduto nei giorni passati. Del resto, dell’origine di quella insolita cascata non si è saputo nulla, nè che acqua fosse nè come si fosse raccolta in così grande quantità da richiedere giorni di “spurgo” per essere smaltita. Chi vi si è avvicinato ha detto che si trattava di acqua dolce: che nel corso dello scavo sia stata intercettata una vena d’acqua sotterranea di cui non si conosceva l’esistenza? Chissà. E poi come mai era acqua calda? Considerato che l’area di provenienza è lungo la costa, al confine con il mare, sarebbe interessante sapere cosa c’è là sotto e cosa è stato trovato, anche per la grande prossimità con i primi edifici del borgo, a ridosso della zona interessata dall’intervento per la realizzazione della grande infrastruttura, che in base ai disegni esposti dovrebbe essere in gran parte sotterranea. D’altronde, non si conoscono neppure i motivi della repentina scomparsa della cascatella, che certamente non sono riconducibili alla chiusura di un rubinetto. Un’altra domanda destinata a rimanere senza risposta. Nonostante la curiosità degli ischitani vada crescendo, stando al numero di persone che si fermano ad osservare lo svolgimento dei lavori. Curiosità più che legittima, data l’importanza e perfino l’imponenza dell’intervento in atto, in una zona “strategica” rispetto al centro storico, all’immagine di Ischia, alla sua connotazione estetica e ambientale.
Scomparsa l’acqua, in compenso sulla spiaggia si ha l’impressione, a tratti, che il suolo si muova. Ma in questo caso l’origine del fenomeno non ha nulla di misterioso, quando è in funzione l’enorme macchinario che scava in profondità, al di là del muro. La linea di demarcazione tra un panorama di Ischia che resterà (si spera) immutato e una zona destinata a cambiare completamente aspetto.