Massimo impegno alla mobilitazione, per essere tanti e uniti in piazza sabato prossimo

IMG_0781Procede l’organizzazione della manifestazione di sabato prossimo. L’obiettivo è di portare in piazza quanti più ischitani è sarà possibile, al fine far arrivare al di là del mare un segnale forte, chiaro e inequivocabile della volontà collettiva di non continuare a subire supinamente le conseguenze di scelte lontane, che stanno minando la qualità della vita dei residenti con conseguenze sempre più pesanti sull’economia turistica della nostra isola. Già provata dalla crisi globale, le cui conseguenze sono qui nutrite e amplificate da carenze e disservizi datati, i cui altissimi costi sociali ed economici sono non più tollerabili dalla cittadinanza e non più sostenibili dal “sistema Ischia”. A cominciare dalle condizioni disastrose in cui versano i trasporti, sia quelli marittimi che quelli terrestri, di cui fanno esperienza tutti i giorni gli ischitani e i turisti, condizionati da servizi spesso indegni di un paese civile.

Tuttavia, anche se le emergenze dei trasporti, che peggiorano puntualmente in questa stagione, sono state il motivo ispiratore della manifestazione e rappresentano il principale richiamo alla mobilitazione di questi giorni, quella di sabato prossimo sarà l’occasione per esplicitare e evidenziare tutte le vertenze attuali della nostra isola: dalla sanità alla scuola, dalla giustizia al territorio. Che non di rado sono collegate e intrecciate fra loro. In tutti questi settori si registrano situazioni limite che l’insularità aggrava. Ciò nonostante proprio il tema delle esigenze peculiari delle isole continua ad essere trascurato, sottovalutato, quando non completamente ignorato nei centri decisionali della terraferma, dai quali le comunità isolane risultano sostanzialmente escluse e marginalizzate. E’ stato così con la Provincia, ora diventata Area Metropolitana priva di rappresentanti delle isole, ed è stato ed è ancora con la Regione nelle sue diverse articolazioni. E proprio la Regione è, dunque, il principale destinatario e interlocutore delle iniziative in corso.

Alle quali si va delineando una partecipazione quanto mai varia e ampia. Su questo si sta lavorando con grande impegno in queste ore, per allargare al massimo la partecipazione ad un appuntamento che, per la sua stessa genesi, è fortemente inclusivo e aperto a tutti i contributi. A sottolineare anche l’eccezionalità del momento e la gravità delle emergenze che interrogano tutti noi, si è registrata fin dagli incontri preliminari la presenza di rappresentanti degli utenti e delle più diverse categorie economiche, di gruppi e associazioni, di forze e appartenenze politiche le più variegate, degli studenti, di singoli cittadini, lavoratori e imprenditori. Forze che non è tanto usuale che identifichino esigenze e obiettivi comuni e che lavorino insieme per creare una iniziativa abbastanza partecipata da non poter essere negata e ignorata dai naturali destinatari e interlocutori politico-istituzionali. Con i quali, necessariamente, si dovrà proseguire il confronto per cercare di trasformare la mobilitazione in corso e le proposte collegate in atti e fatti concreti e finalmente proficui.

Nei giorni che restano, ognuno potrà informare altri delle modalità e degli obiettivi della manifestazione del 29 e stimolarli a partecipare in prima persona. Perchè stavolta è proprio necessaria la presenza fisica per dare forza e sostanza tutti insieme alle lamentele, proteste e proposte che di solito vengono affidati a sfoghi in casa, commenti tra amici, post e/o “cinguettii” sui social network, magari con buona visibilità ma senza alcuna efficacia pratica.

Sabato mattina il concentramento è fissato per le 9.00 in PIAZZA MARINA A CASAMICCIOLA per poi proseguire tutti in corteo verso IL PORTO DI ISCHIA, dove la manifestazione continuerà e si concluderà. Mentre la mobilitazione, ovvero la massima attenzione della cittadinanza, dovrà restare a sostenere eventuali ( e auspicabili) incontri e momenti di interlocuzione successivi.

 

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