Dopo un anno di gestazione, è arrivato oggi il momento della presentazione del DISTRETTO TURISTICO DELL’ISOLA D’ISCHIA, il primo ad aver visto la luce in Italia, per il quale adesso inizia la fase della concretizzazione delle aspettative che ha già suscitato. E che sono state al centro del dibattito svoltosi stamattina presso l’Hotel Re Ferdinando, alla presenza di tanti imprenditori e operatori del turismo e dei rappresentanti delle istituzioni che, ai vari livelli e per le loro diverse competenze, saranno chiamate a dare sostanza all’opportunità che si presenta per il futuro dell’industria turistica ischitana. Alle prese con una crisi che si era già manifestata prima dell’esplosione della congiuntura economica negativa mondiale, a cui si è poi saldata negli anni recenti , e dalla quale non è ancora uscita, pur avendo conservato la posizione leader saldamente detenuta da decenni nel settore turistico in Campania. Primato che tuttavia, per poter essere confermato, rende necessario un cambiamento di rotta serio e deciso, del quale anche stamattina (come tante altre volte in passato, a dire il vero) tutti si sono detti consapevoli e convinti. Come della necessità, per concretizzarlo, di impegnarsi in uno sforzo corale a cui partecipino tutte le categorie economiche e sociali e le istituzioni. E il primo banco di prova di questa “mutazione” di approccio potrebbe essere proprio la realizzazione del Distretto turistico, che per adesso esiste solo sulla carta.
Di sicuro, l’espressione che è più volte risuonata nella sala congressi del Re Ferdinando è stata “FARE SISTEMA”. Una sorta di parola d’ordine (che abbiamo già sentito per anni senza che si andasse oltre le parole) usata e rilanciata da tutti i relatori, dopo che a pronunciarla per primo era stato il moderatore dell’incontro, il giornalista dell’Ansa, ALFONSO DI LEVA, il cui intervento introduttivo è stato focalizzato sulla possibilità di fare dell’isola un laboratorio di livello nazionale per iniziare a creare valore dalle risorse del territorio. E Ischia ha il vantaggio di poter contare su tutte le risorse – bellezze naturali, mare, ricco patrimonio culturale, eno-gastronomia di qualità – che attualmente sono in grado, se opportunamente valorizzate, di qualificare l’offerta turistica e di renderla competitiva, purchè si investa su di esse. E il Distretto può favorire le condizioni di questo processo.
La serie degli interventi è stata aperta dal Sindaco d’Ischia, GIOSI FERRANDINO, che ha rivendicato di essere stato tra i primi ad aderire, fin da quando fu avanzata da Benedetto Valentino, all’idea del Distretto turistico “ambiziosa e fondamentale per la nostra isola”. Per il Sindaco il Distretto può essere lo “strumento che mette insieme tutti i soggetti della filiera”, anche in un contesto come quello isolano in cui prevalgono le divisioni – tra categorie, al loro interno, con le istituzioni – e dove però tutte le amministrazioni hanno deliberato compatte a favore di questa novità. Un contenitore che adesso tutti dovranno impegnarsi a far decollare e con il quale auspica si ottengano corsie preferenziali per liberarsi dai lacci della burocrazia (altro tema ricorrente nella discussione di oggi) anche nella gestione dei beni paesaggistici e sul fronte della fiscalità. Quanto alla nuova legge regionale sul turismo, altra protagonista del convegno, Ferrandino ne ha sollecitato una veloce attuazione, anche per avviare il riordino della classificazione alberghiera.
Ad aver ideato, seguito e portato a compimento la fase che ha portato all’istituzione del Distretto è stato BENEDETTO VALENTINO, che raccontato sinteticamente l’iter complesso che ha portato al Distretto di Ischia, a cui in Campania ne sono seguiti altri 10 che vanno ad aggiungersi a quello di Roma e di Rimini-Riccione. In base alla legge dell’agosto scorso, i Distretti dovranno proporre dei progetti-pilota che dovranno essere valutati nella Conferenza Stato-Regioni. Valentino ha chiesto alla Regione di presentare in quella sede per la Campania come PROGETTO-PILOTA NAZIONALE quello di ISCHIA. Rispondendo alle polemiche dei giorni scorsi circa la governance del Distretto, Valentino ha chiarito che il Comitato organizzativo da lui presieduto con il decreto istitutivo del Distretto di Ischia ha concluso il suo lavoro e adesso della governance e delle fasi successive dovrà occuparsi la parte politica. “O siamo in grado di andare a prendere questo treno – ha detto – o la nostra economia resterà chiusa nei nostri ristretti confini. Ci vuole una mentalità dello stare insieme, se dobbiamo vincere la sfida della concorrenza internazionale”.
Sulla novità del Distretto turistico sono intervenuti MARIO AMALFITANO di Ischia Barche, che ha parlato di “occasione storica” e auspicato una valorizzazione complessiva delle risorse ambientali e culturali dell’isola, e LUCIANO VENIA del Centro Studi sul Turismo, che dinnanzi all’obsolescenza del sistema Ischia e alla pressione crescente della competizione internazionale, ha auspicato innovazione e investimenti e sollecitato una “reductio ad unun” dei tanti centri decisionali proliferati sull’isola. Ha poi proposto l’istituzione di un Garante del Turismo. Il presidente di Federalberghi Ischia, ERMANDO MENNELLA, da parte sua, ha ricordato che l’industria turistica ischitana è la principale azienda produttiva della Provincia di Napoli e ha chiesto alla Regione sostegno al Distretto, auspicando che la nuova legge sul turismo sia un’altra occasione per migliorare la situazione.
Anche il coordinatore regionale di Forza Italia, DOMENICO DE SIANO, ha parlato della necessità di un’inversione di tendenza al livello culturale dell’imprenditoria locale in direzione di una maggiore sinergia anche con il livello politico. Tra i vantaggi del Distretto, a suo avviso, oltre alla semplificazione si potrebbe ottenere un’interlocuzione diretta, senza l’intermediazione regionale, con l’Europa e l’accesso ai fondi europei.Ha preso l’impegno, a nome del suo partito che è in maggioranza alla Regione, di far proporre quello di Ischia come progetto pilota per la Campania.
Per il presidente della Camera di Commercio, MAURIZIO MADDALONI, il Distretto è uno strumento a disposizione di tutti, un’opportunità per fare sistema che coincide temporalmente con l’approvazione della legge sul turismo che è frutto di un percorso condiviso anche con l’ente camerale. Perciò Maddaloni ha chiesto che la Regione proceda al più presto a definire le prescrizioni normative per dare applicazione alla nuova legge.
La conclusione e la sintesi dell’incontro è toccata all’assessore regionale al Turismo e ai Beni Culturali, PASQUALE SOMMESE, che ha rivendicato l’incremento di presenze straniere registrato in Campania quest’anno e l’approvazione della legge sul turismo attesa da 40 anni. Sommese si è concentrato proprio sulla legge, impegnandosi a darle attuazione nelle prossime settimane, partendo dai poli turistici territoriali, e a predisporre il bando per l’Agenzia unica di promozione turistica, che sostituirà i 5 EPT e le 15 Aziende Turismo. Sul Distretto ha sostenuto che potrà rientrare nella logica della sinergia pubblico-privato prevista per i poli turistici locali. Ma non si è pronunciato sulla proposta del progetto pilota.
Capiremo e sapremo presto cosa dagli impegni e dalle dichiarazioni d’intenti profusi oggi si ricaverà di concreto e di utile per il futuro del turismo ischitano.