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trasporti Dal primo gennaio cambiano i ticket Eav, aumenti per gli isolani, riduzioni per i turisti
Dal primo gennaio cambiano i ticket Eav, aumenti per gli isolani, riduzioni per i turisti
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10 anni ago |
Azzurro per Ischia e rosso per Procida: sono i nuovi ticket Eav in vendita dal primo gennaio, con diverso prezzo e durata.
Queste le opzioni: Corsa singola 1,20 euro; Orario 100 minuti 1,50; Giornaliero 3,60; Settimanale 12.60; Mensile 33,60; Annuale ordinario 235,20; Annuale agevolato (Isee inferiore a 12.500 euro) 211,70; Studenti 164,60; Studenti agevolato (Isee inferiore 12.550 euro) 117,60; Over 65 (Isee inferiore 10.ooo euro) 176,40.
Dopo alcuni anni, tornano prezzi identici per isolani residenti e turisti. I primi pagheranno di più, i secondi (molto) meno. Inoltre, se prima il biglietto base durava comunque 60 minuti, adesso il biglietto base vale per una sola corsa, al prezzo di 1.20 cioè 10 centesimi in più per gli isolani e 50 centesimi in meno per non residenti, mentre per il biglietto valido 100 minuti si passa a 1.50. Che è un bell’incremento per i residenti. Anche se l’azienda guadagnerà molto meno, vista la significativa decurtazione praticata sui prezzi dei biglietti per i turisti, compresi quelli di durata più lunga. A cominciare dall’”abbonamento” settimanale.
Altra novità, che non è certo un favore per gli isolani, è l’abbonamento over 65, che potrà essere solo annuale, mentre prima era previsto per gli anziani l’abbonamento mensile. Il cambiamento non è di poco conto. Quando fu ottenuto, con grandissime lotte e mobilitazioni dallo Spi-Cgil guidato da Pasquale Mazzella, l’abbonamento per gli anziani – dapprima con il contributo dei Comuni, poi dell’Ambito Na3 – rispondeva all’esigenza sociale di consentire agli over 65 con determinati limiti di reddito di muoversi liberamente sull’isola con i mezzi pubblici a prezzo agevolato. E la cifra mensile che si è pagata fino a questo dicembre era sostenibile per redditi bassi. Adesso, invece, gli anziani dovranno sborsare in un’unica soluzione quasi 180 euro, che sono una cifra impegnativa, per non dire proibitiva per chi percepisce una pensione minima. Ma evidentemente, gli “scienziati” della Regione che hanno studiato questa rimodulazione delle tariffe certi problemi e certe esigenze non sanno neppure che esistono, bontà loro…