Ferraro si ripresenta, ma il buonismo non regge e Paolino Buono dà voce allo sdegno dell’isola

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Ferraro pensionato in visita al Polo di psicoterapia

Per tutta l’estate e anche in autunno si era tenuto ben lontano da ogni iniziativa pubblica organizzata sull’isola, riservando le visite a Ischia solo per la vita privata. Ma ecco che alla prima occasione, cessato ormai da circa un mese l’incarico ai vertici dell’Asl Na2 Nord e incassate nel frattempo diversi decisioni contrarie sul suo operato da parte della magistratura, GIUSEPPE FERRARO stamattina si è presentato a Ischia per l’inaugurazione della nuova sede del Polo di Psicologia clinica e Psicoterapia in via Morgioni. Disinvolto e affabile, l’ex manager non ha lesinato sorrisi, strette di mano e saluti supercordiali agli addetti ai lavori già conosciuti e a quanti gli sono stati presentati. E con la massima non chalance, all’ingresso del Teatro dove si è svolta la presentazione della nuova struttura, ha salutato il Sindaco di Ischia e il Vescovo Lagnese, ovvero due tra i rappresentanti della comunità isolana che si era rifiutato di incontrare per la questione “Villa Stefania”, senza degnarsi neppure di rispondere alle loro lettere, e con i quali si era poi ritrovato su posizioni opposte nei procedimenti innanzi al Tar prima e al Consiglio di Stato poi. Mentre stamattina si sono poi ritrovati tutti seduti in prima fila e a prendere la parola in rapida successione.

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L’ingresso di Ferraro e Perrino dietro il Vescovo

C’è riuscito, Ferraro, ad evitare non solo discussioni e polemiche, ma finanche il più piccolo riferimento ai disastri combinati negli ultimi mesi del suo mandato nella questione dell’ex hotel casamicciolese. Finchè è rimasto anche lui alla manifestazione di questa mattina, i toni sono stati assolutamente concilianti e cordiali, ogni riferimento al tema scottante della Sir è stato evitato, e il sindaco Ferrandino si è spinto fino a rivolgersi con la parola “amico” all’ex manager, che pure nel rapportarsi ai Sindaci isolani non aveva mostrato un atteggiamento particolarmente amichevole finchè era stato in sella a Monteruscello. Per non parlare di quanto su di loro, riguardo alla situazione della Sir, si legge nelle carte prodotte dai legali dell’Azienda. Ma tant’è, stamattina, data la novità positiva che aveva portato tutti al Polifunzionale, si era partiti con una atmosfera buonista e perfino a tratti edulcorata, comunque all’insegna della cortesia e dell’”istituzionalmente corretto”. E così Ferraro si è preso pure qualche applauso, anche per aver rivendicato – bontà sua – un legame speciale con l’isola, dove abita d’estate. E se ne deve essere andato, a metà mattinata, sicuro che la memoria corta degli isolani avesse già rimosso la ferita di Villa Orizzonte e smesso di valutare il suo operato.

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Il sindaco Ferrandino, il Vescovo e Ferraro, dopo mesi si sono incontrati

Non è stato davvero così, però. Quando gli interventi programmati erano finiti e Ferraro stava forse già sull’aliscafo e si erano allontanati sia il  Vescovo che il Sindaco di Ischia, la storia che era stata tenuta fuori della porta per tutto il tempo, ha fatto la sua irruzione nella sala. E’ stata sufficiente la lettura del documento che gli operatori di Villa Orizzonte avevano indirizzato all’attuale dirigenza aziendale chiedendo un incontro urgente per discutere delle soluzioni al problema della collocazione della Sir, ora che Villa Stefania va sgomberata, e paventando un trasferimento in terraferma dei pazienti. A quel punto il direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl, GENNARO PERRINO, coinvolto anch’egli nella richiesta d’incontro, ha ritenuto di dover dire la sua, che è poi è quella dell’Asl guidata da Ferraro.

Perrino ha chiarito che nell’ordinanza di sequestro di Villa Stefania, IL MAGISTRATO HA SPECIFICATO CHE L SIR DOVRA’ ESSERE ALLOCATA SULL’ISOLA, PER CUI LA SOLUZIONE DOVRA’ ESSERE REPERITA SUL TERRITORIO. Insomma, l’ipotesi inquietante che Ferraro aveva continuato a brandire come una mannaia (se ci togliete da Villa Stefania, trasferiamo tutto fuori dall’isola), scritta nero su bianco sui documenti presentati al Tar e al Consiglio di Stato, è stata messa fuori gioco subito dal giudice, senza se e senza ma.

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Per la prima volta insieme pro e contro Villa Stefania

E così Perrino, che della linea dell’Asl ha condiviso ogni passaggio, ha dovuto affermare che c’è “TUTTO L’INTERESSE A TROVARE UNA SOLUZIONE ISCHITANA”, purchè con i requisiti necessari. Tuttavia, ha insistito sulla difficoltà di trovare strutture con tutti i requisiti, perchè in passato ci sono state sempre enormi ostacoli per trovare locali per i servizi psichiatrici. “GLI ISCHITANI NON SONO GENEROSI IN QUESTI CASI, QUELLE STRUTTURE NON LE VUOLE NESSUNO SUL TERRITORIO, CI VORRANNO 3 ANNI”, ha detto concludendo con una infelice battuta sui cavilli burocratici sfruttati per stoppare nuove residenze psichiatriche, come se i rilievi sull’utilizzo di Villa Stefania fossero riconducibili a questo tipo di manovra e non alla necessità cogente di far rispettare la legge, anche all’Asl.

Incassare in silenzio sarebbe stato imperdonabile, da parte ischitana. E il sindaco di Barano, PAOLINO BUONO, non l’ha fatto, rimettendo puntualmente tutti i puntini sulle i. “NEL MIO COMUNE, A BARANO, LI VOGLIAMO ECCOME GLI ABITANTI DELLA SIR. IL PROBLEMA L’AVETE CREATO VOI QUANDO AVETE TRASFERITO ILLEGITTIMAMENTE LA SIR – ha tuonato – LA SOLUZIONE GIA’ L’AVETE, PERCHE’ VILLA ORIZZONTE E’ LI’ E C’E’ ANCHE UNA PROPOSTA DI AFFITTO MIGLIORATIVA. QUALI 3 ANNI, SE VILLA STEFANIA NON PUO’ RIMANERE APERTA! LA SOLUZIONE C’E’, APPROFITTATENE!”. E giustamente ha anche sottolineato che in questi anni è stata ridotta al lumicino la salute mentale sull’isola. “PARLIAMONE! – ha detto Buono rivolto a Perrino – GRAZIE A DIO FERRARO OGGI NON C’E’ PIU’ E SI DEVE RIMEDIARE A QUANTO FATTO”.

E a smentire il capodipartimento circa l’impossibilità di trovare strutture per i servizi psichiatrici a Ischia è stata anche una esponente del COMITATO DI CITTADINANZA ATTIVA, che ha lanciato l’appello “Una casa per Elena”. “DI PROPOSTE DI AFFITTO PER SISTEMARE LA SIR E IL CENTRO NE ABBIAMO RICEVUTE VARIE, LE TRASMETTEREMO ALL’ASL NEI PROSSIMI GIORNI”.

La tesi autoassolutoria di Ferraro e collaboratori non reggeva e non regge. OGGI FINALMENTE LO SI E’ POTUTO DIRE IN FACCIA ALMENO A PERRINO. ISCHIA NON CI STA A PASSARE COME ARTEFICE DI UN OBBROBRIO SOCIALE E SANITARIO CHE HA SOLO SUBITO. SE FERRARO PENSAVA DI POTER CANCELLARE LA SUA PESSIMA GESTIONE CON QUALCHE SORRISO, STAVOLTA SI E’ SBAGLIATO DI GROSSO…

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