Alla Galleria Ielasi “Il Vangelo secondo Mascolo”, viaggio nella poetica di un grande artista

IMG_1816C’è un artista che più lo conosci più ti fa innamorare. C’è un ambiente raccolto, con antiche travi di legno e pareti bianche che lo rendono straordinariamente versatile per ogni soluzione. C’è un allestimento tanto scarno quanto curato nel minimo dettaglio. C’è un’atmosfera calda, accogliente e avvolgente, di luci delicate e soffuse e canti gregoriani. Un insieme di rara suggestione che restituisce l’essenzialità del Natale e la semplicità raffinata dell’opera di ANIELLANTONIO MASCOLO. Splendida mostra quella che gli rende omaggio nella GALLERIA IELASI in via Giovanni da Procida, in uno dei più caratteristici angoli del borgo che di quell’esperienza artistica fu parte integrante, come luogo in cui si materializzò ma ancor più come suo fecondo ispiratore.

IMG_1815Nella sera di Santa Lucia, l’inaugurazione de “IL VANGELO SECONDO MASCOLO” ha iniziato a donare ai visitatori, e continuerà a farlo per tutto il periodo delle festività, un vero trionfo di luce. Nulla a che vedere con fari al massimo della loro capacità illuminante, con una luminosità sfacciata, superba ed eclatante. L’esatto opposto. Gruppi di candele collocati in vari punti della sala e sotto il soffitto creano una penombra calda e discreta, un delicato abbraccio di luce che accompagna senza interferenze nè forzature alla scoperta delle opere in bianco e nero con cui Aniellantonio Mascolo ha raccontato i vari episodi del Vangelo. Lungo le pareti i fogli delle linoleumgrafie scendono ordinati, si affiancano restituendo la sequenza esatta della narrazione, ricostruiscono integralmente come fotogrammi di un film la vita di Cristo. Solo i fogli, privati delle cornici, per lasciare campo libero alla forza espressiva dei singoli lavori, che si esalta, moltiplicandosi, nell’insieme. Un viaggio emozionante alla radice della “poetica” di Mascolo e del suo stile, essenziale, sobrio, incisivo, che riflette la semplice profondità del linguaggio e del racconto evangelico.

mascolovan“Per Mascolo – scriveva Edoardo Malagoli – l’arte è fin dall’inizio elevazione, momento culminante di vita, sforzo di accostamento e di visione dell’assoluto. In anni lontani, proprio quando Mascolo era agli esordi, ebbe notorietà un libro di un autore francese, l’Abate Bremond, in cui si sosteneva una comune radice dell’arte e della preghiera, confluendo entrambe nel misticismo, con la differenza consistente nel fatto che il misticismo religioso approdava al silenzio e l’arte, in particolare la poesia, sfociava nel linguaggio. Una simile equivalenza mi sembra applicabile a Mascolo in quanto, a ben guardare, l’impegno che egli pone nel suo produrre possiede i caratteri di una preghiera non di parole, ma di immagini e di figure evocate dal profondo dell’animo. Si può di conseguenza parlare di un’arte che diventa una teologia figurata, cioè di un parlare di Dio e con Dio, cogliendone la presenza in tutte le manifestazioni dell’esperienza vissuta direttamente”.

Il percorso suggerito dalla mostra comprende anche i due splendidi bassorilievi dedicati da Mascolo al Vangelo e uno dei suoi capolavori, una Madonna con Bambino delicatamente colorata, che attinge direttamente alle origini della grande arte italiana del Due-Trecento.

La mostra resterà aperta fino al 10 gennaio 2015 dal lunedì al sabato, con orario dalle 18 alle 20.

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