A chiunque di noi la sola ipotesi di dover affrontare nell’arco di sei mesi o anche di un anno tre traslochi provocherebbe uno stato di ansia e di stress, se non di angoscia. Eppure, ciò che non vorremo mai per noi, in parte si è già verificato e in parte lo si sta immaginando come possibile per i dieci abitanti della Sir Villa Orizzonte! Loro un trasloco lo hanno già sopportato solo pochi mesi fa, con la sofferenza procurata dallo sradicamento da quella che era diventata la loro casa, dalle loro abitudini e persino dai loro sapori, visto che hanno lasciato anche la cucina in cui preparavano i pasti quotidiani. Un trauma che alcuni non hanno ancora metabolizzato, anche perchè nella nuova collocazione non hanno trovato le condizioni migliori per un ambientamento sereno e indolore. Una collocazione sbagliata e, per come si è espressa la giustizia, illegale, che impone ora nuovi cambiamenti. Quali e, soprattutto, quanti? Perchè se un nuovo trasloco è ormai non lungamente differibile, dopo il sequestro del’ex Hotel Stefania su ordine dell’Autorità giudiziaria di ieri, due sembrerebbero davvero troppi. Per chiunque. A maggior ragione per persone, non a caso residenti in una Sir, che nella vita hanno già tanto sofferto e che, più di altri, hanno bisogno di stabilità e tranquillità.
Ieri, a poche ore dall’apposizione dei sigilli e l’intimazione dello sgombero entro 30 giorni, l’attuale manager dell’ASL NA2 Nord, AGNESE IOVINO, ha lasciato intendere la possibilità di un trasferimento in due tempi. Dunque, un doppio trasloco, magari a distanza di qualche mese, come è da poco successo da Barano a Casamicciola. Il percorso indicato dal direttore sanitario prevederebbe, infatti, di lasciare al più presto l’ex albergo casamicciolese per una sistemazione in strutture già a disposizione dell’Asl. Però la manager parla anche di una gara per reperire entro tempi brevi una soluzione abitativa definitiva. Dunque, il doppio trasloco allo stato è più di un’ipotesi. MA A MONTERUSCELLO SI SONO POSTI IL PROBLEMA DI CONIUGARE LE ESIGENZE LOGISTICO-ORGANIZZATIVE CON LA NECESSITA’ PRIMARIA DI PROTEGGERE IL PIU’ POSSIBILE I DIECI ABITANTI DELLA SIR DA ALTRI TRAUMI, DA ALTRO STRESS?
Proprio la dirigenza dell’Asl deve farsi carico di soluzioni il meno disagevoli e impattanti, dopo il pasticcio (per usare un termine delicato) che hanno combinato solo pochi mesi fa, andandosi a impelagare in un intrico giuridico di cui sono proprio gli utenti della Sir sono state e sono in queste ore vittime. In queste ore perchè, checchè ne dica qualche commentatore dell’ultima ora, in via Nizzola il freddo comincia a farsi sentire, per non parlare dell’umidità, e a disposizione c’è appena qualche stufetta, che nulla potrebbe se arrivassero le temperature tipiche di dicembre. Tornando al pasticciaccio di via Nizzola, certo l’ex manager Ferraro ha firmato gli atti e ne è stato il principale responsabile, soprattutto per la pervicacia con cui ha portato avanti le sue decisioni, benchè tante voci avessero segnalato ancor prima del trasloco le illegittimità poi verificate e confermate dagli organi giudiziari. Ma non si può non rilevare che anche la dottoressa Iovino faceva parte del gruppo dirigente aziendale come direttore sanitario durante la fase controversa del trasferimento da Barano e anche dopo. Così come il direttore del Dipartimento di Salute mentale a cui oggi la manager ha delegato il compito di trovare la sistemazione temporanea, era in carica (sia pur da pensionato, diciamo come consulente) anche quando la vicenda a cui ora si è costretti a mettere una toppa si è verificata. Non avranno potuto incidere sulle scelte di Ferraro…sta di fatto che c’erano anche loro, per cui ora hanno il dovere, anche morale, di trovare la via d’uscita migliore per i pazienti. Stavolta, mettendo loro al primo posto, contrariamente a quanto era accaduto fino a ieri, ovvero fino all’intervento risolutivo dell’autorità giudiziaria.
QUELLE PERSONE NON POSSONO ESSERE PIU’ SPOSTATE COME BIRILLI DA UNA PARTE ALL’ALTRA. SI TROVI SUBITO UNA SOLUZIONE STABILE, EVITANDO UN’OPERAZIONE IN DUE TEMPI INACCETTABILE PER LA SALUTE DEI RESIDENTI DELLA SIR. SI PUO’ TORNARE A VILLA ORIZZONTE O TROVARE IL MODO (e c’è) DI SFRUTTARE ALTRE OPZIONI CHE SUL TERRITORIO SONO DISPONIBILI. MA SPOSTAMENTI IN SERIE SAREBBERO INACCETTABILI.
E A PROPOSITO DELLE VOCI CHE SI RINCORRONO SU UNA COLLOCAZIONE “PROVVISORIA” A CARDITO, I SINDACI, CHE GIUSTAMENTE DOVRANNO DIALOGARE CON L’ASL CHIARISCANO SUBITO, PRELIMINARMENTE, CHE I RESIDENTI DELLA SIR DALL’ISOLA NON SI MUOVONO. PERFINO L’IDEA DI UNA “SOLUZIONE” DEL GENERE PER GLI ISOLANI E’ IRRICEVIBILE!!!