La manifestazione di sabato scorso ha evidenziato in modo inequivocabile che la situazione attuale sul fronte dei trasporti, sia marittimi che terrestri, risulta non più tollerabile agli ischitani. Che oltre a fondare il proprio giudizio negativo sulla diretta esperienza, debbono pure tener conto e farsi carico dei disagi e delle lamentele dei turisti, molti dei quali nei mesi scorsi hanno promesso di non mettere più piede sull’isola dopo quello che avevano passato a causa di trasporti da terzo mondo pagati come servizi extra lusso. Siamo arrivati al bivio, insomma, perchè se non si cambia rotta, si va verso un ulteriore peggioramento del livello di vivibilità e si rischia il crollo turistico, cioè due prospettive che nessuno può permettersi. Neppure la Regione i cui errori e fallimenti sono all’origine sia del disastro dei trasporti sul mare che a terra e che, però, non può permettersi di mettere completamente in ginocchio la località leader (nonostante la crisi) della sua industria turistica da cui arriva un contributo essenziale al Pil della Campania. E’ quello che bisognerà ricordare innanzitutto all’assessore regionale ai Trasporti VETRELLA, se mai si degnerà di venire a Ischia mercoledì, per la riunione convocata a Casamicciola proprio per discutere delle tematiche dei trasporti.
L’incontro casamicciolese sarebbe dovuto essere in origine uno degli aggiornamenti periodici del dialogo che su iniziativa del Comune termale è stato avviato da mesi tra i rappresentanti dei Comuni ischitani e la dirigenza dell’EAV (o come si chiama adesso, perchè non è più chiara neppure la denominazione della “sgarrupata” azienda di trasporto pubblico automobilistico). Il nuovo appuntamento era fissato inizialmente al 27 novembre. Data la vicinanza della manifestazione del 29 che proprio sui trasporti era focalizzata, il presidente del Consiglio comunale D’AMBROSIO, recependo quanto emergeva nelle assemblee preparatorie della manifestazione stessa, si era fatto carico di allargare l’ordine del giorno della riunione del 27 ai trasporti marittimi e di invitare il responsabile della fallimentare politica dei trasporti regionale, appunto l’assessore Vetrella. Ma il 27 l’incontro non c’è stato. Proprio l’assessore non era disponibile quel giorno, comunicando però che lo sarebbe stato il 3 dicembre. Mercoledì prossimo, dunque. E a quella data è stata aggiornata la riunione casamicciolese, che riguarda anche l’Eav, altro bubbone di cui l’assessore dovrebbe dare conto e che dovrebbe preoccuparsi di curare, senza ricorrere alla soluzione più semplice e deresponsabilizzante, che è anche quella che garantisce meno i cittadini utenti e i lavoratori, ovvero una affrettata (e frettolosa?) privatizzazione.
E la privatizzazione del servizio pubblico riguarda anche i trasporti marittimi, perchè è la scelta fatta dalla Giunta regionale, in solitario e con modalità che implicano diverse controindicazioni, per la Caremar. Questione di cui dovrà occuparsi il 18 dicembre il Consiglio di Stato. E che nel frattempo è stata tra temi principali della manifestazione di sabato e della mobilitazione che l’ha preceduta e che la sta seguendo. Mobilitazione che il Comitato di lotta ha già annunciato per mercoledì, per una presenza numerosa a Casamicciola che evidenzi ancora l’interesse collettivo della popolazione ischitana e la volontà comune di ottenere risposte chiare e impegni precisi dai rappresentanti delle istituzioni sul futuro (e intanto pure il presente) dei trasporti e sulla salvaguardia del diritto alla mobilità degli isolani.