Il cartello dopo la pulizia faidate
L’ultima visita della spazzatrice risale ormai a parecchio tempo fa. Perfettamente in linea con l’andazzo degli ultimi anni, che hanno visto progressivamente diradarsi le attività di spazzamento meccanico – quello manuale è ormai inesistente da tempo immemorabile – nella popolatissima e trascuratissima via Antonio De Luca. Che, anche a causa della bufera di tramontana, si è presentata all’appuntamento con il nuovo anno più sozza che mai, un vero porcile che tale è rimasto per giorni e giorni, nell’inutile attesa che Ischiambiente si ricordasse anche di questo pezzo della “città” e provvedesse alla pulizia di cui è responsabile. Operazione per la quale è lautamente pagata dai cittadini, che però non ne vedono i frutti…Motivo per cui, davanti a quello schifo che continuava a peggiorare, un’abitante si è data da fare di ramazza, supplendo nel giorno dell’Epifania ad una perdurante e intollerabile mancanza di un servizio essenziale.
Il risultato dell’operazione è finito in alcuni sacchi neri sistemati a bordo strada. E in previsione della raccolta serale del secco indifferenziato, l’altra sera è comparso pure un eloquente cartello di invito agli addetti di Ischiambiente a ritirare quei sacchi con la “monnezza” che l’azienda continua a lasciare su strada. Nonostante le numerose segnalazioni e sollecitazioni fatte da singoli cittadini nei giorni scorsi.
- L’ex albero attira-rifiuti
Grazie all’impegno e alla buona volontà della signora residente, già stamattina almeno il tratto della salita era tornato presentabile. Il che non solleva chi di dovere dal dover provvedere ad una pulizia seria della strada, per tutta la sua lunghezza, compreso il tratto iniziale tra via Nuova Cartaromana e l’ingresso del centro storico, che è un immondezzaio permanente. Una pulizia periodica fissa, con turni stabiliti e rispettati, non interventi rari e sporadici come è avvenuto nel corso dello scorso anno. La pulizia della strada comunale in un paese civile non può essere un evento eccezionale, garantito in occasione della processione del Patrono e in altri rarissimi casi nell’arco dei dodici mesi. Perchè gli abitanti di Casalauro pagano le stesse tariffe Tari applicate in tutto il territorio comunale, comprese le zone in cui lo spazzamento è giustamente assicurato con cadenza quotidiana o quasi. Non sarà tutti i giorni, ma almeno una volta alla settimana, la pulizia, la vogliamo fare, pure in via Antonio De Luca? Dove sta scritto che a parità di doveri e di costi, ai residenti di questa come di altre zone “dimenticate” non debbano essere garantiti gli stessi diritti? Che c’amma stà int’a munnezza?