Il fumo non si vede, ma c’è
Il laghetto caldo poco fa
Non è uno dei soliti laghetti tanto frequenti sulle strade ischitane. Non c’entra, stavolta, nemmeno la pioggia, visto che sta lì da oltre una settimana e ha resistito, allargandosi, anche nelle giornate più asciutte. E poi ha una particolarità che ne esclude a priori l’origine piovana: fuma, perciò si tratta di acqua calda. Insomma, l’ampia pozza che s’incontra a metà della stradina che porta alla piscina comunale, è formata da acqua termale. Che sgorga copiosa da giorni, tanto che ormai il laghetto ha occupa la carreggiata per tutta la sua larghezza e rende difficile il passaggio a chi ci si avventura a piedi, anche perchè si tratta di un invaso piuttosto profondo.
La vicinanza alla scuola media, dove l’impianto di riscaldamento funziona notoriamente grazie all’acqua calda di una sorgente termale sotterranea, suggerisce l’ipotesi che si sia rotto qualche tubo sotto la sede stradale e che da là esca il notevole flusso di liquido. Una situazione che, protraendosi nel tempo e considerato che in quel punto la superficie stradale appare già concava, rischia di provocare una voragine, che renderebbe impraticabile la stradina. Perciò, se qualcuno in Comune non se ne fosse ancora accorto o non si fosse ancora reso conto della serietà del problema, è il caso che si decida ad intervenire con sollecitudine, anzi con urgenza, prima che la situazione peggiori e il danno diventi più ingente. Una settimana è già passata, quanto altro tempo ci vuole per intervenire?