Delle promesse dispensate dall’assessore regionale Vetrella, in occasione della riunione sui trasporti tenutasi a Casamicciola ai primi di dicembre, è quella che gli ischitani hanno conservato più viva nella mente. E di cui hanno cercato riscontri nella triste realtà quotidiana di un trasporto pubblico al collasso. Ma senza riuscire a capire davvero, a distanza di mesi, se quei 10 autobus di cui era stato annunciato l’arrivo prima di Natale, abbiano fatto mai la loro comparsa sulle strade dell’isola. Dubbio che è emerso a più riprese anche nell’incontro di venerdì al Calise. Con una propensione dei più a negare che quell’impegno fosse stato mantenuto, sulla scorta dell’esperienza inconfutabile di un ulteriore peggioramento della qualità del servizio effettuato dalla decotta Eavbus sul territorio isolano. Segno che la situazione è talmente degenerata che l’immissione sulle linee di altri 10 mezzi ha l’effetto di una goccia nel mare e non incide sull’efficienza del servizio.
Già. non incide. E infatti non è cambiato nulla. Perchè in realtà i 10 mezzi in più sono arrivati, a Ischia, ormai da diverse settimane. Si tratta dei piccoli pullman bianco-verdi, che si fanno notare soprattutto per le indicazioni sballate delle fermate che scorrono sui display. Sono quelli il “regalo” di Vetrella per risolvere i disservizi segnalati sull’isola, che già a dicembre erano enormi. Una “soluzione” che inevitabilmente non poteva essere tale, per la situazione complessiva, per il numero esiguo e – tutt’altro che un dettaglio - per la tipologia di quegli autobus mignon.
Sulle loro fiancate si legge il nome della nuova azienda che la Regione ha deciso debba assorbire e subentrare all’Eav, ormai fallita. Ma non sono mezzi dell’AIR, bensì di un’azienda di Avellino che, a quanto pare, li teneva da qualche tempo inutilizzati. E, infatti, si tratta di MEZZI DECISAMENTE RICICLATI.. Che si prestavano benE, forse, per piazza Libertà, piazzale Kennedy e Bellizzi (per citare alcuni dei luoghi segnalati sui display), ma molto meno per le zone dell’isola che dovrebbero collegare. Motivo per il quale non hanno fatto una gran riuscita, inseriti gioco forza, a causa delle ridotte dimensioni, sulla linea Porto-Ponte, sulla (spesso fantomatica) C12 e sulla C13 e perlopiù sulle linee interne di Casamicciola. Dove si sono dimostrati del tutto inadatti per un territorio con salite e discese ripide, che hanno messo subito a dura prova e spesso mandato in tilt i freni dei minibus bianco-verdi, evidentemente adatti a percorsi cittadini rigorosamente in piano. Così, si sono “infortunati” spesso, molto più di quanto ci si sarebbe aspettati da mezzi che avrebbero dovuto rinforzare un parco-auto già fin troppo disastrato.
Senonchè, oltre ai vari passaggi in officina, è stato anche necessario rivedere l’utilizzo dei “nuovi” bus, per non esporli a guasti più gravi e frequenti. Perciò si è dovuto rinunciarvi sui percorsi più accidentati, dove non garantivano neppure la necessaria sicurezza. Perciò, alla fine, i “rinforzi” stanno sostituendo, dove possibile, i Pollicini che ormai erano usurati e praticamente al limite e per i quali, trattandosi di mezzi fuori produzione, non vi è più neppure la disponibilità dei pezzi di ricambio.
Insomma, alla fine la promessa di Vetrella si è rivelata un mezzo “pacco”, se non per intero. E sono destinate a non avere miglior esito quelle che continuano a dispensare da Napoli, a piene mani. Anche ieri, durante la riunione, nel messaggio con cui spiegava la sua mancata partecipazione, il sindaco di Serrara Fontana, Caruso, ha comunicato che da Napoli gli hanno garantito che presto le cose cambieranno. Una rassicurazione che abbiamo registrato con cadenza mensile da prima che iniziasse l’anno scolastico. Sono passati cinque mesi e l’unica svolta verificatasi è stata in peggio, dunque c’è poco da fidarsi degli annunci dalla terraferma.