Si allargano i laghetti di via Antonio Sogliuzzo che non valgono milioni. Buon bagno a tutti!

IMG_2044IMG_2045Sempre più ampi e profondi abbastanza da farcisi un pediluvio completo e da immergersi fino ai polpacci. Ci si specchiano gli alberi e le nuvole, ma non hanno nulla di spettacolare nè tanto meno di poetico, i laghi che danno il benvenuto ai varchi d’ingresso del parcheggio di via Antonio Sogliuzzo. Quello davanti a Villa Romana e alla pineta, per intenderci. E’ così da anni: appena piove, le grandi pozze si riempiono e restano zeppe d’acqua fin quando il sole non provvede ad asciugarle. Il che, in pieno inverno e con il clima particolarmente piovoso del periodo, vuol dire che i laghetti restano “attivi” quasi senza soluzione di continuità, allargandosi in proporzione alla frequenza delle precipitazioni. Per il piacere di quanti si trovano a doverli guadare, camminando sul marciapiede. Anche se in quel tratto usare il verbo camminare sembra piuttosto improprio, specie se non si è provvisti di alti stivali di gomma, per evitare di farsi un mezzo bagno. Che nulla possono, però, contro gli spruzzi che inevitabilmente sollevano le auto che entrano o escono dal parcheggio e che sono costretta anch’esse a superare le due “paludi”. Soprattutto, la prima venendo dal Ponte, che ha raggiunto dimensioni ragguardevoli.

Sono anni che si verifica quel fenomeno, per nulla misterioso nè inspiegabile. E in un paese civile? normale? funzionante? qualcuno si sarebbe già attivato per vedere di risolvere il problema una volta per tutte. Ma a Ischia questo qualcuno non si è ancora trovato, perfettamente in linea con gli indirizzi di un Comune che, per lunga tradizione, è dedito solo a opere faraoniche e perlopiù superflue, mentre non si occupa di quelle più piccole e meno costose, ma necessarie. Di certo, per eliminare i laghetti e “apparare” i profondi dislivelli che li producono non c’è bisogno di grandi progetti, di finanziamenti europei, di milioni di euro. E questo è un enorme, se non insuperabile ostacolo all’attivazione dei competenti uffici comunali. Dove si pensa (solo) in grande. O niente. Perciò, converrà continuare ad armarsi di stivaloni da pesca e di tanta pazienza. E comunque, buon bagno a tutti!

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