Alla fine, la tanto attesa audizione davanti alla IV Commissione regionale Trasporti oggi c’è stata. Un’occasione che gli isolani avevano cercato con determinazione, dalla quale speravano di raccogliere attenzione e qualche frutto concreto sui loro crescenti disagi quotidiani nell’attraversare il mare e anche qualche risposta chiara sugli interrogativi di fondo aperti circa il futuro dei trasporti marittimi nel golfo. E se l’attenzione c’è stata, non altrettanto positivo si può considerare il bilancio rispetto alle altre attese. In effetti, l’unico riscontro concreto riguarda la richiesta di spostare su Napoli la corsa Caremar delle 8.20, che attualmente va a Pozzuoli. Una novità indubbiamente utile, ma una goccia nel mare di un’emergenza che continua a peggiorare. E il prossimo fermo di un altro traghetto della compagnia (ancora)pubblica - che dovrà sottoporsi, come le altre due navi già in cantiere, a lavori di manutenzione urgenti - preannuncia un ulteriore aggravamento.
Davanti alla Commissione, presidente GIACOBBE, si sono presentati da Ischia il sindaco di Forio DEL DEO e il consigliere STORNAIUOLO, il consigliere di Ischia ENZO FERRANDINO, l’assessora di Casamicciola NUNZIA PIRO e il consigliere di Barano DI MEGLIO, insieme a NICOLA LAMONICA e PIETRO BUONO per l’Autmare, ROSA IACONO dell’Assodisabili, IOLANDA CONTE dell’Unione Pendolari, MICHELE SGAMBATI di Confesercenti, PIETRO SCAGLIONE e PEZZELLA dell’Ascom. Per Procida erano presenti l’assessore SABIA e PINO ROSATO. C’era l’assessore regionale ai Trasporti SERGIO VETRELLA e non è mancato all’appuntamento l’INTERO GRUPPO DIRIGENTE CAREMAR. Insomma, tutte le voci in grado di porre i problemi, ma anche di offrire delle soluzioni. Ma se i primi, da parte degli isolani (che sono intervenuti quasi tutti) sono stati abbondantemente e dettagliatamente sviscerati, quello che è risultato nettamente insoddisfacente è stato proprio il passaggio logico successivo, perchè di soluzioni pratiche non ne sono emerse. A parte lo spostamento di destinazione del traghetto, che peraltro era stato proposto da Iolanda Conte durante la riunione al Comune d’Ischia, dove era stato approvato da tutti.
E’ auspicabile comunque che la riunione sia almeno servita a fornire all’assessore Vetrella le informazioni di cui sarebbe dovuto essere a conoscenza d’ufficio. Già, perchè incredibilmente l’esponente del governo regionale più che dare risposte, si è impegnato molto a fare domande ai rappresentanti isolani sulla natura dei disservizi Caremar, sulla loro frequenza mensile, sul numero degli ascensori per i disabili in dotazione alle navi, neanche avessero dovuto farsi carico i cittadini di un monitoraggio della situazione che, a rigor di logica, dovrebbe rientrare tra i compiti, anche di controllo, dell’assessorato ai Trasporti. Ma tant’è, un altro esempio di come certi meccanismi si siano ormai seriamente inceppati. In compenso, Vetrella non ha lesinato in rassicurazioni, sebbene molto generiche. Il che, d’altra parte, non è una novità, ma una costante, almeno in base a quanto abbiamo registrato finora negli incontri con l’Assessore. Che quindi anche oggi se n’è uscito con un classico “sto lavorando per voi, non ho dimenticato gli impegni presi”. Considerato che siamo a marzo e che tra due mesi ci saranno le elezioni, non c’è ancora molto tempo per onorare quegli impegni. Ma può darsi che Vetrella ci stia preparando un bel pacco regalo con tanto di “nocca” da presentare a Ischia in qualche incontro elettorale, che sicuramente non mancherà anche per lui da qui alla chiamata alle urne.
Di sicuro, risposte non ne sono arrivate neppure dalla Commissione. Dando forse ragione a Giosi Ferrandino, che nella riunione ischitana si era detto molto scettico sull’utilità dell’audizione, perchè a decidere è solo l’assessorato. In effetti, è mancata una qualunque presa di posizione politica sul futuro della Caremar, nonostante il problema sia stato posto con forza, come preannunciato in un documento nei giorni scorsi, da Nicola Lamonica. Che peraltro, nel porre sul tavolo il tema della privatizzazione, era stato interrotto dal presidente, che riteneva si dovesse parlare solo di disservizi, anche se nulla era stato specificato circa l’oggetto della seduta prima o all’inizio del suo svolgimento. Poi, grazie all’intervento di un commissario dell’opposizione, Lamonica ha potuto tornare sull’argomento, ma senza che siano arrivate risposte. Neppure alla domanda del procidano Rossato se la privatizzazione sarebbe proseguita o meno. Insomma, l’argomento resta tabù e data la situazione di stallo attuale, non c’è la minima indicazione sulle intenzioni reali della Regione. A parte l’anticipazione fatta a Ischia dall’assessore De Siano circa l’idea di rimettere in sesto con i soldi dello Stato le navi Caremar, per invogliare i privati, che ora dicono di non volerla più, a ripensarci!
Intanto, sulla base della pronuncia della Garante per la Concorrenza, starebbe prendendo forma una class action sulle tariffe praticate in questi anni dalle compagnie di navigazione private, già condannate dal garante al pagamento di una sanzione plurimilionaria.