L’isola senza depurazione: spezzata la condotta di Ischia Ponte e il mare cambia colore

fognapontefognaponte3E’ un’altra “vittima” delle forti burrasche dell’inverno appena archiviato. Le onde che hanno flagellato a più riprese e con crescente frequenza la costa ischitana negli ultimi mesi, hanno colpito duro anche la grossa condotta di scarico che s’inoltra nel mare davanti al borgo di Ischia Ponte. E qualche giorno fa, complice una insolita calma piatta d’inizio primavera, lo stato della condotta è apparso in tutta la sua evidenza e gravità. A poca distanza dal punto in cui fuoriesce in mare e dalla scogliera che protegge il lungomare Aragonese, si nota nel blu il tubo spezzato in due parti. E se ne vedono anche gli effetti diretti e immediati, ovvero liquidi che nulla hanno a che fare con l’acqua di mare e che producono inconfondibili “aloni” sulla superficie marina. Uno sversamento che prosegue e che bisognerà fermare al più presto con la riparazione urgente della fogna spezzata.

Ed è in attesa di riparazione anche la condotta fognaria che costeggia la Spiaggia dei Pescatori e che era stata gravemente danneggiata dalla prima, violentissima sciroccata dell’inverno scorso. Impensabile effettuare i lavori nell’immediatezza e anche nei mesi successivi per le condizioni meteo spesso proibitive, i venti e le correnti avevano dapprima ricoperto completamente il tratto da sistemare, sommergendolo completamente di sabbia, finchè di recente una nuova sciroccata lo ha riportato allo scoperto, lasciando di nuovo l’impianto alla mercè del mare. Una situazione che ormai va affrontata anche quella e risolta, perchè tra poche settimane dovrebbe ripartire la stagione balneare e non si può pensare di portarle in dote quel bubbone che va assolutamente sanato.

fognaponte2Purtroppo, a Ischia continuiamo a pagare carissima la mancanza di un sistema di depurazione degno di un paese civile e progredito. Con decine di condotte-cloache da gestire e manutenere intorno all’isola, che comportano spese anche significative per avere un sistema che non tutela il mare e che ci mette continuamente a rischio di episodi di inquinamento, con ricadute pesantissime, ecologiche ed economiche. Quello che dovremmo ricordare ogni giorno a chi, avendone il potere e il dovere, non ha fatto nulla per liberarci da questa vergognosa spada di Damocle.

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