Anche in questo inizio di primavera i venti di scirocco si sono dimostrati più potenti e devastanti di tutti gli altri. E sono riusciti ad annullare anche gli effetti della tramontana, che aveva (assai) parzialmente rinfoltito le spiagge ischitane, ridotte ai minimi termini fin dall’autunno. Così, se non dovesse spirare gagliardo il ponente, unico vento capace di rimediare un po’ ai danni registrati durante l invernata, l’avvio della stagione balneare tra una ventina di giorni coglierà i lidi del versante settentrionale dell’isola nelle peggiori condizioni in cui si siano mai trovati. E senza poter contare su interventi correttivi, che per quest’anno non sono previsti. A cominciare da quelli di somma urgenza sollecitati dalla Fiba Confesercenti, che proprio oggi ha ricevuto l’attesa risposta, per ora molto interlocutoria, da parte della Città Metropolitana di Napoli, l’ente che ha assorbito le competenze della Provincia anche per quanto riguarda i lavori lungo le coste.
Era stato all’indomani della disastrosa sciroccata del 7 novembre (che poi ha conosciuto altre repliche seppure meno violente) che la Fiba di Ischia aveva sollecitato alla Provincia di Napoli, oggi Città Metropolitana, di effettuare opere urgenti “di difesa e ripascimento” del litorale ischitano, segnatamente le spiagge del Lido, di San Pietro e dei Pescatori. In particolare, era stato richiesto il rafforzamento dei “pennelli”, l’innalzamento delle scogliere soffolte e la realizzazione di un’altra scogliera alla Mandra, per contrastare gli effetti della scirocco, che si è letteralmente mangiato la Spiaggia dei Pescatori. Insomma, una revisione e un potenziamento delle difese esistenti, che si sono rivelate inconsistenti rispetto ai venti dai quadranti meridionali.
E oggi è arrivata la risposta ufficiale dell’Area ecologia Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente-Direzione Tutela della Coste, Risorsa Mare al presidente della Fiba confesercenti isolana, GIUSEPPE LA FRANCA, e per conoscenza alla REGIONE, all’ARCADIS e al SINDACO METROPOLITANO. Nella lettera, firmata dall’architetto TERRAZZANO, si ricordano “alcune modeste lavorazioni”, effettuate la scorsa primavera, che si rivelarono subito come un leggero maquillage e nulla più. In quell’occasione, sottolinea il tecnico, ci si attenne all’ordinaria manutenzione, con opere rispettose “delle conformazioni originarie delle scogliere, incluso il pennello in località San Pietro”.
Gli interventi richiesti dalla Fiba, invece, “vanno ben oltre l’ordinaria manutenzione, sia per dimensione che per tipologia. Essi configurano di fatto un’attività di trasformazione di notevole impatto ambientale e paesistico, oltre che significativa dal punto di vista economico”. Per questi motivi, la Direzione Tutela delle Coste ritiene che la realizzazione di simili opere non possa prescindere da una preventiva progettazione, opportunamente finanziata e accompagnata da tutti i permessi necessari, considerati i vincoli che gravano sulle aree interessate. In attesa di meglio definire, eventualmente, questa ipotesi di lavoro, la nota comunica che “non si ritiene insistere con ulteriori attività di mera manutenzione, visto che le stesse, da quanto si legge (dalla documentazione presentata dalla Fiba, nda), non risolvono il problema nella sua complessità nè soddisfano le attese locali”.
Tuttavia, si ricorda che la Direzione aveva provveduto negli anni passati ad elaborare dei progetti relativi all’isola, tra i quali alcuni riguardanti anche le spiagge di Ischia. Progetti, in attesa di finanziamenti, che si ribadisce essere ” a disposizione dei soggetti interessati per iniziative”. Così come si assicura tutta la disponibilità a collaborare con enti che volessero occuparsi della materia. Dunque, nel 2015 non sono previsti lavori a difesa delle coste ischitane, ma si lasciano aperte delle possibilità per il futuro. Intanto, i lidi ischitani restano in balia dello scirocco.