Un giorno dopo la sua pubblicizzazione integrale, l’Avviso con cui l’Asl Na2 Nord ha formalizzato la ricerca di un immobile da affittare sul territorio ischitano è ancora un rebus. Alimentato dal modo in cui verbalmente è stato presentato ciò che, nella versione scritta, non sembra lasciare spazio a dubbi circa la mancata citazione della Sir tra i servizi della Salute Mentale a cui trovare un’allocazione alternativa a quella attuale presso l’ex Hotel Stefania. Già, perchè proprio martedì mattina, davanti ai componenti della Commissione regionale Trasparenza che si occupava della vicenda della Sir isolana, sia la dirigente dell’Uoc Affari Generali, Abbate, che il suo collega dirigente dei Servizi Tecnici, Galdiero, (assente per la quarta volta, come si sa, il commissario Agnese Iovino) hanno sostenuto che l’Azienda è impegnata a cercare una nuova sede per tutti i servizi della Salute Mentale, compresa la struttura residenziale. E, d’altra parte, questa era stata la raccomandazione del magistrato, nell’ordinare lo sgombero dell’edificio di via Nizzola. Garantire sull’isola una soluzione abitativa finalmente adeguata ai dieci residenti della Sir è indicata come una PRIORITA’ anche per il giudice. Oltre che per tutta la comunità isolana, che da quasi un anno è mobilitata in difesa della Sir, a tutela dei residenti attuali e del SERVIZIO in sé, di cui L’ISOLA NON DEVE ESSERE PRIVATA.
Dunque, a parole e in una sede istituzionale come la Commissione regionale, i rappresentanti dell’Asl hanno fornito una versione del bando che salvaguarda anche la Sir. Ma di questo non si trova però riscontro nell’allegato all’avviso pubblico, dove sono specificati uno per uno i locali di cui dovrà disporre l’edificio che si sta cercando, con l’indicazione del loro utilizzo e delle rispettive dimensioni in metri quadri. E leggi e rileggi, non essendo l’italiano un’opinione, non c’è alcun dubbio che il riferimento, che più chiaro ed esplicito non si può, è solo ai locali del Centro di Salute Mentale, compreso il day hospital. Ma non sono assolutamente previsti locali e spazi di nessun genere per la struttura residenziale.
E il particolare (coincidenza?) che l’allegato sia stato consultabile sul sito istituzionale dell’Asl solo nel pomeriggio di martedì, ha impedito che la contraddizione tra le parole e le rassicurazione dei dirigenti di Monteruscello e quello che si trova scritto nell’avviso fosse rilevata durante l’audizione in Commissione e che qualcuno dei commissari ne chiedesse conto.
MA L’ASL NON PUO’ NON FORNIRE CHIARIMENTI NECESSARI E DOVEROSI SU QUESTO PUNTO ESSENZIALE. Anche rispetto alle indicazioni della magistratura.
Come fanno a sostenere, i dirigenti tecnici dell’Asl, che l’Avviso di Ricerca Immobile con tanto di firme del commissario AGNESE IOVINO e della responsabile dell’Uoc Affari Generali, MARCELLA ABBATE, riguarda anche la Sir, se non ve n’è traccia?
E’ pur vero che a Monteruscello hanno dimostrato di essere un po’ “distratti” anche dal punto di vista tecnico, considerato che nel prendere in affitto Villa Stefania non si erano accorti della mancanza di tante controindicazioni di natura edilizia e amministrativa, poi accertate dalla magistratura ordinaria e dal Tar. Ma possibile che abbiano dato il via libera alla pubblicazione di un avviso pubblico mancante di una parte essenziale, come i locali da destinare alla Sir? Sarebbe una “svista” davvero clamorosa…e da correggere con la massima urgenza. A MAGGIOR RAGIONE, NON SI PUO’ PRESCINDERE DA UN CHIARIMENTO IMMEDIATO. Perchè gli isolani hanno il diritto di sapere quali siano le reali intenzioni dei vertici (pro tempore) dell’Asl.