Ma che mi viene a significare?
Anche i turisti si sono fermati a osservarli incuriositi. Con risatine fin troppo eloquenti di accompagnamento. Una reazione logica davanti ad un esempio tipico di “made in Ischia”, stavolta in versione…ELETTORALE. Perchè quegli avvisi comparsi in via Antonio Sogliuzzo contro le affissioni selvagge, giustamente censurate a norma di legge, sono attaccati su dei cartelloni vuoti! Ma se manca la “pietra dello scandalo”, ovvero il manifesto fuorilegge, quegli avvisi che senso hanno? Cosa mi vengono a significare, per dirla alla Montalbano? Boh!
E’ un rompicapo, questa storia degli avvisi sui tabelloni vuoti. Perchè quel tipo di segnalazione pubblica, che dovrebbe essere accompagnata anche da multe salate ai candidati responsabili, va fatta direttamente sui manifesti non autorizzati o esposti in spazi non consentiti. E’ così, grazie all’abbinamento immediatamente rilevabile a livello visivo tra manifesto e avviso di censura, che si punta a produrre anche l’effetto deterrente che la legge persegue, stigmatizzando pubblicamente comportamenti non rispettosi delle regole da parte di chi chiede di essere votato per andare a gestire la cosa pubblica. Una misura sacrosanta, invocata a gran voce per anni prima di essere assunta, proprio perchè durante i periodi elettorali non ci si fermava più davanti a nulla, incollando manifesti nei punti più impensati, invadendo e insozzando ogni spazio pubblico e privato, sovrapponendosi in una guerra tra candidati senza esclusione di colpi bassi. Una vergogna che si è cercato di arginare e che effettivamente (soprattutto grazie alle multe) è stata notevolmente ridimensionata.
Ciò che resta incomprensibile è quale sia la funzione di avvisi incollati sui tabelloni nei quali non vi è traccia dei manifesti di cui si indica l’irregolarità. Che i manifesti censurati siano stati sfilati per essere poi segnalati dai fogli bianchi con le scritte blu? Che senso ha, se manca se non si può individuare il manifesto “in violazione”? E’ un altro mistero ischitano. Un’altra prova maiuscola del “made in Ischia” sempre capace di stupire. E di trasformare le cose serie in barzellette. Perciò, le risatine ci stanno tutte…