E’ passato un altro anno e sulla spiaggia di San Pietro ci sono ancora sconci da ammirare!

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Un altro anno perso. Sono passati  mesi tra la fine della stagione turistico-balneare 2014  e l’inizio di quella attuale, tanti mesi, ma non si è riusciti neanche stavolta a restituire un po’ di decoro alla “baraccopoli” che fa pessima mostra di sè sulla spiaggia di San Pietro. In corrispondenza del tratto di spiaggia libera, lungo la strada percorsa anche  in questi giorni da tanti turisti  delle più diverse provenienze, dall’Italia e dall’estero. E ai loro sguardi, in primo piano rispetto al magnifico mare oltre l’arenile, si offre uno spettacolo che in un paese minimamente civile, e a maggior ragione in una zona tanto esposta e frequentata di una località turistica, non dovrebbe essere neppure contemplato come remotissima possibilità. E invece da noi è tutto vero, esibito, sfacciato. Un vero schifo.

Cabine che una volta erano tali, ma che adesso grondano marciume e degrado. Tettoie arrugginite e smozzicate. Roba vecchia accatastata ovunque, perfino sul tetto di qualche cabina. Nessuna traccia, a parte qualche pezzo di rete probabilmente in disuso anch’essa, dell’attività dei pescatori, a cui quelle “casette” fatiscenti dovrebbero essere funzionali.

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui IschiaE’ passato un altro anno, senza cercare neppure di bonificare quell’area. A cominciare dall’eliminazione dei tanti  oggetti, ormai veri e propri rifiuti, che restano disseminati qua e là ad accrescere lo squallore dell’insieme. E poi, perchè non riaggiustarle almeno, quelle “cabine” che il tempo e l’abbandono hanno trasformato in altrettanti sconciServono realmente ai pescatori, quei depositi? Hanno ancora una funzione e un senso, anche come punti di aggregazione, sulla spiaggia da sempre legata all’economia e alla cultura della pesca? Se li hanno – funzione e senso – le cabine vanno abbattute e ricostruite, in modo più razionale e funzionale. E poi vanno tenute  e mantenute in modo decoroso e facendo attenzione anche all’aspetto estetico di strutture collocate in un posto tanto centrale e frequentato da persone che osservano e giudicano.

Qualora, invece, non servissero più, allora si proceda a toglierle di mezzo  a ripulire l’area che attualmente occupano.

Ad entrambe le soluzioni si sarebbe dovuto mettere mano nei mesi passati, per trovarsi adesso con spazi  ben utilizzati o non utilizzati e comunque decorosi e presentabili. Ma non si è fatto nulla, il Comune ha continuato ad infischiarsene di quelle vergogne e del ripristino di un po’ di decoro. Perciò, pur di non lasciare per un altro anno quelle brutture, varrebbe la pena di intervenire subito per sistemare quello spazio fin troppo esposto. Meglio tardi che mai. L’unica mossa da evitare dovrebbe essere quella di lasciare tutto come sta. E invece è così che si va avanti da un anno all’altro, come se tutto  fosse a posto. Un brutta storia  del “made in Ischia”. Che inevitabilmente e giustamente ci procurerà ancora tanto giustificato “scuorno”.

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